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Spettacolo

Ad aprile è tempo di Torino Jazz Festival

Gabriele Farina

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TORINO -Il Torino Jazz Festival 2024, giunto alla dodicesima edizione, si svolgerà dal 20 al 30 aprile e si presenta come una delle più ricche di sempre, una carrellata di eventi in cui si susseguono grandi concerti sui palchi e nei club, conferenze, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, marching band e molto altro ancora.

Il programma del “main”, non avrà un’unica sede ma sarà diffuso sul territorio. Ospiteranno i concerti: il Teatro Regio, il Piccolo Regio, il Teatro Vittoria, Hiroshima Mon Amour, il Teatro Alfieri, il Teatro Monterosa, il Teatro Colosseo, la Casa Teatro Ragazzi e Giovani, il Bunker, l’Auditorium Giovanni Agnelli e la Sala 500 del Lingotto, il CAP 10100. Il Torino Jazz Festival 2024 celebra Duke Ellington, a 50 anni dalla scomparsa, e il ritorno in città di John Zorn dopo molti anni di assenza. TJF 2024 si apre alle tante forme del jazz: accoglie i grandi musicisti che celebrano la tradizione più alta e vitale, lascia spazio alle ibridazioni con i generi più disparati – dal rap all’elettronica, dal soul al folk, dalla classica al rock – che da tempo ravvivano la parola “jazz” in senso autenticamente contemporaneo, invita alla scoperta di artisti ancora poco conosciuti, promuove la creazione di musica che si avvia verso un nuovo pubblico, festeggia la gioia di ritrovare i maestri che sanno rinnovarsi.

“Un festival oltre le categorie, come direbbe Ellington – sottolinea il direttore artistico Stefano Zenni – , ma anche oltre i confini (non solo geografici), dove le persone si ritrovano nel nome di una musica – il jazz – nata per celebrare una comunità libera”.

Gli ospiti

Nuove produzioni ed esclusive, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale, tra i quali Dave Holland, Christian McBride, Gonzalo Rubalcaba, John Zorn e Roscoe Mitchell, Paolo Fresu, Fatoumata Diawara, Mats Gustafsson, Steve Lehman, Marta Warelis, Sakina Abdou, Alexander Hawkins, Matthew Wright, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti e tanti altri.

Alle nuove generazioni è dedicata un’attenzione particolare. Nell’ambito del progetto Torino Futura, il TJF accoglierà gruppi di studenti delle scuole secondarie superiori, che potranno conoscere i meccanismi di un grande evento dal vivo, negli aspetti sia organizzativi sia artistici. E avvicinarsi alla magia del jazz con biglietti a portata delle loro tasche, perché per gli under 14 i biglietti del Festival hanno il costo simbolico di 1 euro.

Il programma

Il programma abbraccia quest’anno anche la celebrazione della Festa della Liberazione, il 25 aprile, con uno speciale concerto della cantante maliana Fatoumata Diawara, e come sempre non manca di omaggiare il 30 aprile, “Giornata Internazionale del Jazz” Unesco, con eventi speciali.

Le giornate di sabato 20 e domenica 21 aprile saranno dedicate ad anteprime del Torino Jazz Festival con vari appuntamenti. Sabato 20 aprile la JST Jazz Parade, accompagnata dall’animazione Lindy Hop a cura de ‘La Bicicleta’, si esibirà nei quartieri e nel centro cittadino per far rivivere la tradizione delle band itineranti. Partenza dal mercato di Porta Palazzo con tappa in piazza Palazzo di Città per l’inaugurazione della mostra Suspended Groove, a cura del Collettivo Fotografi Jazz Torino e dedicata alle passate edizioni del Torino Jazz Festival. Al termine, tappa alle Gallerie d’Italia – Torino in Piazza San Carlo.

Sempre sabato 20 aprile, inaugura la mostra dei fotografi Patrizio Gianquintieri e Massimo Novo dal titolo Teranga… Mon Amour. Souvenirs du Sénégal. La mostra è la sintesi di un viaggio a Saint Louis, antica città alla foce del fiume Senegal, per assistere al Jazz Festival. Domenica 21 aprile si rinnova la collaborazione con il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, con il concerto di Valeria Sturba con il suo set onirico e colorato, dove pizzica corde, spinge pulsanti, gira manopole, aggiunge o moltiplica suoni, crea piccoli mondi paralleli in cui voci soavi si confondono con theremin e canzoni dolci e malinconiche sprofondano in abissi di noise.

Particolare rilievo assume la collaborazione tra il Museo del Cinema e il Torino Jazz Festival, riannodando i fili che legano il cinema e la musica jazz. Saranno proiettati tre documentari, realizzati dal 2010 al 2022 da Mathieu Amalric su John Zorn, intraprendendo con lui un viaggio musicale senza fine. Ma la collaborazione tra il Museo del Cinema e il TJF si inserisce ancora di più nel ricco programma di concerti, partecipando all’omaggio a Duke Ellington con la proiezione di tre film la cui colonna sonora è stata curata dal maestro, tra i quali Paris Blues di Martin Ritt. Il terzo appuntamento è dedicato all’incontro straordinario tra Franco Maresco e Steve Lacy che suona i brani del Duca. Nel 1999, in occasione del centenario della nascita di Ellington, Franco Maresco commissionò a Steve Lacy l’esecuzione di dieci brani del Duca, che vennero registrati e filmati a Palermo. Oggi, a vent’anni dalla morte di Lacy e a cinquanta da quella di Ellington, quel materiale inedito riemerge dall’archivio del grande regista siciliano.

Il Torino Jazz Festival 2024, con la direzione artistica di Stefano Zenni, è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino e in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

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