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Cronaca

Giallo del 25enne scomparso nel Cuneese: ritrovato il cadavere

Ritrovato il corpo del 25enne scomparso il 1°marzo tra Cuneo e Limone Piemonte. Nell’ultima telefonata alla sorella era impaurito.

Caterina Malanetto

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LIMONE PIEMONTE – La storia di Ebrahim Abdel Aal, un giovane di 25 anni residente a Borgo San Dalmazzo, è avvolta ancora nel mistero. Scomparso il 1° marzo e ritrovato deceduto una settimana dopo, l’8 marzo, nei pressi del torrente Vermenagna a Limone Piemonte, lascia dietro di sé molte domande irrisolte. Ebrahim lavorava come portiere notturno al Grand Hotel Principe nella rinomata località sciistica, e veniva descritto come un giovane responsabile e affidabile nel suo lavoro. Ciò che gli è accaduto resta un enigma.

Le indagini

Gli investigatori stanno cercando di comprendere il quadro della sua scomparsa, partendo dalla telefonata fatta alla sorella poco prima di sparire, durante la quale sembra avesse chiesto aiuto prima di essere interrotto in modo repentino, forse da qualcuno. Da quel momento, il suo telefono è risultato irraggiungibile. La sua posizione al momento della telefonata è oggetto di dibattito: era davvero alla stazione di Cuneo, come ha suggerito durante la chiamata, oppure era già a bordo di un treno diretto a Limone Piemonte, come ipotizzano gli inquirenti? Stanno ricostruendo i suoi movimenti con l’ausilio delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza delle stazioni ferroviarie di Cuneo e Limone.

La data e le circostanze della sua morte sono altrettanto enigmatiche, essendo il suo corpo stato trovato in acqua e poi esposto al freddo e alla neve per giorni. È stato trascinato dalla corrente del torrente Vermenagna, subendo urti contro massi e rovi. Il suo abbigliamento era strappato e il suo corpo presentava graffi e segni, ma la causa di questi danni è ancora incerta: sono il risultato di una caduta, come sembrerebbe, o qualcosa di diverso?

Solo l’autopsia potrà fornire risposte più concrete e gettare luce su quanto accaduto a Ebrahim. Queste risposte sono attese non solo dagli investigatori, ma soprattutto dalla sua famiglia: la madre, il fratello e la sorella.

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