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Arriva a Torino una mostra di manifesti originali degli anni Sessanta-Ottanta

La mostra vi aspetta dall’8 al 31 marzo presso la sede di VOLERELALUNA in via Trivero n.16

Elena Prato

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TORINO – Una mostra di manifesti originali anni ‘60-‘80 arriva a Torino dall’8 al 31 marzo, presso la sede di VOLERELALUNA in via Trivero n.16.

 

L’inaugurazione è prevista per venerdì 8 marzo alle ore 15:00. Ognuno degli autori che esporrà ha preparato una selezione di manifesti e un testo personale di presentazione, per permettere a chi guarda di entrare nel clima e nel percorso di chi propone questa selezione di manifesti unica. Il progetto, infatti, intende raccogliere e presentare al pubblico contemporaneo materiali dagli anni ’70 ad oggi che hanno a che fare con l’arte militante di strada, per porre l’accento sulla ricchezza di fantasia e di espressione libera di questo periodo di fine Novecento.

 

L’origine dei manifesti

L’origine dai manifesti serigrafati ha le sue radici in un evento che fece il giro del mondo, contagiando giovani e strati sociali, a partire dagli studenti, sensibilizzandoli alla lotte: il maggio 1968 a Parigi. Carta di varia dimensione che ebbe una utilità popolare; una grafica studiata per sollecitare nel pubblico una nuova consapevolezza per protestare e lottare; il disegno, le immagini, la parole d’ordine e le frasi significative che rispondevano ad una richiesta politica.

 

Tutto questo è successo, non solo come imitazione, ma con originalità e caratteristiche proprie, anche in altri luoghi di lotta, come la nostra Torino. Quelle presenti in città erano creazioni anche anonime, perché la tecnica era semplice e riproducibile da tutti, perfino nel proprio bagno di casa, se in questo era presente una vasca. C’erano singole persone o gruppi entusiasmati da questa possibilità di “sbocco” delle loro capacità, che volevano imparare e scoprivano le proprie propensioni, la possibilità di esprimere sentimenti comuni. Ci si ispirava a vicenda e si “copiava”, si faceva a gara per migliorare e spesso si esportava la propria originalità in altre città. Anche la  discussione intorno a questo tipo di comunicazione era accanita, per confrontarne la comprensione e capire se il messaggio fosse corretto e incisivo, con simboli, con disegni o solo con scritte.

 

Insomma, se siete curiosi di scoprirne di più di questo mondo, non potete proprio perdervi questa mostra! Noi di Quotidiano Piemontese, intanto, vi lasciamo qui sotto un assaggio dei manifesti che potrete ammirare dal vivo in sede.

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