Cronaca
Accuse di pedopornografia per il 17enne che lanciò una bici dai Murazzi di Torino ferendo gravemente un ragazzo
I Carabinieri hanno trovato materiale pedopornografico sul telefono del ragazzo durante un’ispezione. Tuttavia, l’avvocato insiste sul fatto che sia indispensabile una prova che dimostri che tali immagini siano state effettivamente aperte o visualizzate.
TORINO E BOLOGNA – È attualmente detenuto per aver partecipato al lancio di una bicicletta dalla balaustra dei Murazzi insieme a due compagni, evento che ha causato gravi lesioni allo studente Mauro Glorioso (21 gennaio 2023). La sua condanna in primo grado è stata di nove anni e nove mesi di reclusione. Ora, un’altra accusa si aggiunge al suo carico: la Procura dei minori lo accusa di possedere materiale pedopornografico. Questa nuova accusa è stata notificata al diciassettenne, attualmente recluso nell’istituto penitenziario di Bologna, tramite un avviso di chiusura delle indagini.
Le dichiarazioni dell’accusato e dell’avvocato
Il giovane ha dichiarato al suo avvocato, Michele Ianniello, di non sapere nulla riguardo alle immagini incriminate. Tuttavia, l’origine di queste nuove accuse risale al periodo successivo al ferimento di Mauro Glorioso, quando i carabinieri hanno sequestrato i telefoni cellulari dei soggetti coinvolti nell’incidente. Attraverso un’analisi dei contenuti presenti sul telefono del diciassettenne, gli inquirenti hanno individuato diversi video che ritraggono bambini in situazioni a sfondo sessuale, totalizzando 22 file incriminati.
L’avvocato Ianniello ha respinto con forza le accuse, affermando che il suo assistito è completamente ignaro di come quelle immagini siano finite sul suo dispositivo mobile. Inoltre, sottolinea che non è stata fornita alcuna prova tecnica riguardo al momento e al modo in cui tali file siano stati scaricati, se fossero presenti tra lo spam o nel cestino, né se fossero mai stati effettivamente visualizzati.
Attualmente, l’avvocato si trova a Bologna per discutere più approfonditamente la situazione con il suo assistito e annuncia l’intenzione di richiedere una consulenza tecnica. Durante l’incontro con il diciassettenne, verrà anche affrontato il tema del processo d’appello per il lancio della bicicletta dai Murazzi, il quale avrà inizio mercoledì. Oltre al suo cliente, sono coinvolti nel processo anche un quindicenne e una diciassettenne, già condannati in primo grado rispettivamente a nove anni e quattro mesi e a sei anni e otto mesi di reclusione per tentato omicidio.
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