Un tesoro nascosto nel ponte che collega piazza Vittorio alla Gran Madre

TORINO – Il ponte intitolato a Vittorio Emanuele I, quello che collega piazza Vittorio alla Gran Madre, è stato inaugurato nel 1813 dopo che il 27 dicembre del 1807 l’imperatore francese Napoleone firmò un decreto imperiale ad hoc, in cui ordinava l’abbattimento del vecchio ponte in favore della ricostruzione di quello nuovo.

Per secoli il ponte è stato l’unico punto di attraversamento tra la parte della città storica e quella che andava oltre il fiume Po. Prima del ponte ce n’era un altro chiamato l‘antico ponte di Porta Po, costruito nel 1400 interamente in pietra e formato da 13 arcate. Il problema è che con il passare dei secoli, il ponte si usurò fino a quando Napoleone, di ritorno dalle province venete, soggiorno a Torino per tre giorni e vedendo le condizioni in cui versava il ponte ne ordinò l’abbattimento.

Un nuovo ponte per Torino

Il nuovo ponte fu progettato con le tecniche francesi più moderne: 5 le arcate da 25 metri ciascuna che si fondano su palafitte di legno di rovere.

Inizialmente presentava un colore più chiaro rispetto ad oggi.

Lungo 150 metri e largo 19, il ponte era stato in primis pensato per coloro che prendevano parte delle varie manifestazioni patriottiche in Piazza Vittorio. Oggi non solo passano migliaia e migliaia di persone tutti i giorni ma anche auto, autobus… Il traffico veicolare dell’epoca non esisteva ma oggi non sembra cerare grossi problemi.

Il tesoro lasciato dai francesi

Il tesoro sarebbe stato nascosto dai francesi, nella terza palafitta in legno del ponte, dove ci sarebbe un cofanetto in cedro, nascosto in un incavo, all’interno del quale dovrebbero esserci un’ottantina di monete dell’epoca in oro e argento.

Sarà vero?

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