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Torino-Ceres, Iannò: “Accessibile a metà, i treni sono datati”

Nei primi 30 giorni di apertura della Torino Ceres sono state 112 le richieste di assistenza per disabili

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TORINO – “L’Italia è come sempre in ritardo e l’Europa “viaggia” sicuramente con una marcia in più. Si parla sempre troppo poco dell’accessibilità delle stazioni ferroviarie.

A che punto è la situazione della Torino Ceres inaugurata il 19 gennaio 2024? L’accessibilità alle banchine con le carrozzine è garantita? I viaggiatori con ridotta mobilità possono utilizzare tranquillamente i treni? Sono giunte alcune segnalazioni dell’inaccessibilità rispetto ai Treni ad Alta Frequenza (TAF), in quanto lo spazio tra la banchina e il treno non permette una salita agevole.

Criticità confermate da RFI in risposta alla mia interpellanza. RFI ha un piano di intervento nazionale (Piano Integrato Stazioni), che prevede l’adozione di misure per garantire l’accesso alle persone con disabilità e persone a mobilità ridotta, aggiornato a luglio 2023 e che non comprende per il momento ancora la Torino Ceres. Di conseguenza non è ancora consentito l’accesso a raso in autonomia.

È previsto, speriamo, che nel breve/medio periodo ci sia l’utilizzo di treni più moderni, perché occorre fare riferimento alle “Sale blu”. Un servizio quest’ultimo che al momento non è presente alla stazione Torino Aeroporto di Caselle ed è garantito in Piemonte da un coordinatore e 5 operatori. Nei primi 30 giorni di apertura della Torino Ceres sono state 112 le richieste di assistenza per disabili, 80 regolarmente eseguite e 32 annullate su richiesta del cliente“.

Queste le parole di Giuseppe Iannò, di Torino Libero Pensiero.

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