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Il sindaco di Moncenisio: inaccettabile chiudere la strada e bloccare il comune senza prevedere misure idonee

C’è stata in questi giorni, dopo la copiosa nevicata, la chiusura della Strada Statale 25 del Moncenisio da parte di Anas

Gabriele Farina

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MONCENISIO – C’è stata in questi giorni, dopo la copiosa nevicata, la chiusura della Strada Statale 25 del Moncenisio da parte di Anas, che ha emesso un comunicato a riguardo scrivendo: “La strada statale 25 del Moncenisio è temporaneamente chiusa al traffico per un tratto di circa 5 chilometri compreso tra Giaglione e Bar Cenisio a causa del pericolo di valanghe. Il provvedimento è stato adottato sulla base del comunicato della Commissione Locale Valanghe dell’Unione Montana Alta Valle Susa, Unione montana Comuni Olimpici Via Lattea e dell’ordinanza numero 622/2023. La chiusura resterà in vigore fino a cessata esigenza”.

Il sindaco di Moncenisio Mauro Carena, e l’amministrazione del Comune, si dicono aspramente contrariati alla scelta dell’Ente che isola il comune impedendo anche possibili passaggi per emergenze. “Certamente non sottovalutiamo il pericolo, rileviamo però che è impensabile che nel 2024 l’Anas non abbia possibili soluzioni tecniche per ovviare problemi di questa natura. Non ci è dato comprendere il procedimento seguito dalla Commissione Valanghe e ANAS per arrivare alla chiusura della strada statale tenendo conto della necessità di coinvolgimento dei sindaci e anche mia personale come presidente dell’Unione Montana Alta Valle Susa. Peraltro ci eravamo attivati già nella giornata di ieri proprio per monitorare la situazione con le altre autorità. Il paese di Moncenisio risulta in questo modo isolato, con l’impossibilità per i residenti di andare o tornare dal lavoro, per gli studenti di recarsi a scuola e per chi necessita di cure o esami di recarsi nei presidi ospedalieri, o di spostarsi per necessità in altri luoghi. Abbiamo sempre continuamente prospettato in tutte le riunione con Anas, Prefettura, altri Enti locali, come non sia ammissibile che nel 2024 l’unica soluzione in caso di criticità sia adottare l’isolamento di un centro abitato, senza voler effettuare opere o ripristinare gallerie che già nell’Ottocento funzionavano benissimo proprio per questo scopo”.

L’amministrazione, che ha scritto alla Prefettura di Torino, attende l’evolversi degli eventi e di poter incontrare i funzionari su questi temi appena possibile terminata l’emergenza.

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