Cultura
Presentato il programma 2024-2027 della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Collezione, internazionalizzazione, professioni, spazio pubblico, educazione e comunità sono le parole chiave
TORINO – Dal 2000, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT è impegnata nella formazione di una collezione, un patrimonio messo a disposizione della collettività e del sistema museale, con le acquisizioni a favore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Nel tempo, la collezione è cresciuta, diventando il centro di una programmazione culturale espressa attraverso le mostre, le attività educative, la formazione specialistica, il coinvolgimento del pubblico.
“La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT è già oggi, ma vorremmo che fosse sempre di più, un laboratorio di idee e di stimoli” ha affermato Fabrizio Palenzona, Presidente della Fondazione CRT. ”Il cuore di una delle tante anime della città di Torino e del Piemonte, quella della cultura. Il desiderio è quello di fare di Torino anche una città delle professioni dell’arte, dalla quale far nascere ed emergere non solo artisti ma anche le altre figure professionali che rendono così speciale questa industria, come i curatori, i producer o gli allestitori. Vogliamo puntare sul nostro patrimonio di idee e progetti, ma soprattutto sulla nostra collezione, costruita nei 24 anni dalla nascita della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Una collezione che già oggi, dobbiamo saperlo e ricordarcelo, è di livello internazionale e che punteremo a valorizzare sempre di più.”
Nel corso dell’incontro, la Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che ha assunto l’incarico nel luglio 2023, ha presentato le linee guida che orienteranno la Fondazione nel corso del suo mandato:
“Ventiquattro anni fa, la Fondazione ha concepito e attivato un modello unico, dando inizio a un dialogo virtuoso tra pubblico e privato” ha dichiarato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “In un’ottica di continuità, ciò che mi preme oggi è mettere al centro la vocazione sperimentale di quel modello, ampliandola con una serie di progettualità all’altezza delle ambizioni della città e della regione. Sono certa che l’arte contemporanea rappresenti un punto di incrocio tra diversi ambiti culturali, in una prospettiva transdisciplinare.”
Da ventiquattro anni Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, favorisce il ruolo e lo sviluppo dell’arte e della cultura nella società contemporanea, acquisendo opere di artiste e artisti italiani e stranieri, finanziando e organizzando mostre e convegni, investendo nell’educazione e nella formazione specialistica. Sono questi i segnavia di un percorso intrapreso nel 2000 che ha visto la realizzazione di idee e la concretizzazione di progetti volti a valorizzare talenti e a sviluppare e rafforzare il sistema dell’arte contemporanea, in un rapporto sinergico e vitale con le principali istituzioni del territorio.
Il programma 2024-2027 della Fondazione dell’Arte Moderna e Contemporanea CRT si articolerà in sei linee guida, riassunte da altrettante parole chiave: Collezione, il centro dell’identità istituzionale della Fondazione e il suo patrimonio; Internazionalizzazione, una delle linee strategiche del nuovo programma, un’apertura ai circuiti espositivi internazionali; Professioni, quelle dell’arte moderna e contemporanea, a cui la Fondazione dedica un nuovo programma formativo; Spazio Pubblico, scelto come luogo privilegiato per realizzare opere attraverso un processo di coinvolgimento di abitanti, enti locali, associazioni; Educazione, da sempre strumento della Fondazione per avvicinare il pubblico di tutte le età ai linguaggi dell’arte; e infine Comunità, termine che attraversa tutti i progetti della Fondazione, definendo un approccio diretto a costruire una pluralità di gruppi: di professionisti, studenti, cittadini e cittadine, bambine e bambini, persone giovani e anziane, vulnerabili.
Foto di Giorgio Perottino
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