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Cronaca

Addio a Ettore Morone, storico notaio dell’Avvocato

Uno dei principali responsabili della fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi, era a guida dello studio notarile di via Mercantini a Torino, che adesso passerà al figlio Remo Morone

Elena Prato

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TORINOEttore Morone, storico notaio dell’”Avvocato” Agnelli e uno dei principali responsabili della fusione tra Sanpaolo Imi e Banca Intesa, si è spento all’età di 75 anni.

 

Notaio dal 1978 presso lo studio di famiglia, fondato a Condove il 4 dicembre 1910 dal nonno Ettore Vincenzo Morone, era il notaio di fiducia del più importante cliente dello studio, Giovanni Agnelli. Morone, il 24 febbraio 2003, a un mese di distanza dalla morte di Agnelli, si occupò di leggere l’insieme dei suoi testamenti scritti a mano, che costituiscono l’origine della lunga battaglia giudiziaria sull’eredità.

 

Come riportato da La Stampa, il figlio Remo Morone, che da oggi guiderà lo studio notarile di via Mercantini a Torino, ricorda il padre come «una persona mite, sempre disponibile al dialogo e alla mediazione. Ad ascoltare senza giudicare […]. Una persona riservata e lontano dai clamori».

 

Lo Russo e Cirio sulla scomparsa di Morone

Le parole di Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino, riportate da TGR Piemonte: «Con la scomparsa di Ettore Morone, se ne va un cittadino illustre, uomo di grande competenza e professionalità, pienamente parte del tessuto cittadino: a lungo tra le figure professionali di riferimento, ha saputo portare avanti una realtà con una storia importante, ancora oggi radicata sul territorio. È stato un esempio di torinese capace di incarnare i valori dell’impegno e del lavoro». Mentre il presidente della Regione, Alberto Cirio, conclude: «La scomparsa del notaio Morone rappresenta una triste perdita per Torino e per il Piemonte. Professionista attento e lungimirante, sempre al servizio di imprese e istituzioni, è stato protagonista di alcune delle vicende più significative per la storia della città e del nostro territorio, per le quali ha garantito competenza, dedizione al lavoro, visione e capacità di guardare al futuro. Alla sua famiglia e ai suoi cari, le condoglianze mie e della Regione Piemonte».

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