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Cultura

A Torino 1200 libri per la prima infanzia nei luoghi di incontro delle famiglie

Oltre 500 libri sono scritti nelle lingue maggiormente parlate nella nostra città

Gabriele Farina

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TORINO – Un’invasione di 1200 libri dedicati a bambine e bambini nella prima infanzia, che riempiranno Torino e andranno a popolare 12 luoghi della vita dedicati alle famiglie, per raggiungerne il più possibile, nei quartieri Vallette, Aurora, Barriera di Milano, Mirafiori e a Porta Palazzo.

La lettura precoce, in famiglia, come acclarato da una mole crescente di evidenze scientifiche, è una risorsa cardine per il benessere dei bambini e dei loro genitori che il Piemonte promuove da oltre vent’anni, con il programma Nati per Leggere.

Nell’ambito dei programmi Nati per Leggere (Biblioteche) e Nati con la Cultura (Musei) e del progetto Nutrirsi di Cultura 0-6, sviluppato con azioni di sistema e di prossimità, sono stati attivati dei punti di lettura e prestito in alcuni quartieri della Città di Torino per favorire la partecipazione culturale delle fasce di cittadini più vulnerabili. Il progetto nell’ambito del Bando Cultura per crescere è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

“Tutti i bambini hanno bisogno di storie per immaginare, ricordare e crescere, storie da ascoltare e narrare, da condividere e custodire nel tempo. Le storie diventano casa e rifugio da abitare (…) hanno un ruolo nello sviluppo affettivo, cognitivo e linguistico di tutt* i bambin*. Nessuno escluso”

I figli di famiglie immigrate rischiano di crescere con meno storie

Con l’obiettivo di favorire e diffondere la confidenza con i libri in età prescolare, in una società sempre più plurale e in nome dell’accoglienza e del riconoscimento della ricchezza delle diverse culture, oltre 500 libri sono scritti nelle lingue maggiormente parlate nella nostra città: albanese, catalano, francese, inglese, olandese, portoghese, rumeno, russo, cinese, arabo, spagnolo, tedesco, ucraino, kinyarwanda, oromo, somalo, swahili, tigrino, yoruba, punjabi, hindi, gujarati, bengali, tamil, tagalog.

Come afferma AIB-Associazione Italiana Biblioteche che promuove il programma Mamma Lingua, “le narrazioni rappresentano ponti e fili che legano le infanzie (..) e accanto alla lingua madre, si fa spazio, grazie ai libri, la lingua del Paese in cui si cresce”.

I libri sono ambasciatori delle 18 biblioteche civiche: un QRcode rimanderà a informazioni sui servizi, invitando a un viaggio di scoperta e di relazione nelle diverse sedi dove, oltre ai libri da prendere in prestito gratuitamente, le famiglie possono reperire documentazioni, informazioni di cittadinanza, frequentare i vari corsi in programma (lingue, supporto nella trasformazione digitale, incontri con gli esperti sulla genitorialità, etc.), utilizzare gli spazi 0-6 dedicati alle famiglie.

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