A Torino un presidio pro Palestina davanti alla sede Rai

TORINO – Dopo Roma e Napoli, anche a Torino dalle 17:30 di oggi alcune centinaia di attivisti pro Palestina si sono ritrovati davanti alla sede Rai del capoluogo piemontese.

I manifestanti protestano “contro la propaganda filo israeliana”, soprattutto in seguito alle polemiche nate dopo le dichiarazioni al Festival di Sanremo del cantante Ghali, “contro il genocidio”, e le rivendicazioni di Dargen D’amico.

Il comunicato dell’AD Rai Roberto Sergio, letto in diretta Tv, ne è stata la diretta conseguenza.

Ho vissuto assieme all’ambasciatore Bar ed alla presidente Di Segni gli eventi che la Rai ha dedicato alla memoria della Shoah nell’ultima settimana di gennaio. E ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano – e continueranno a farlo – la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas, oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele ed alla comunità ebraica è sentita e convinta.

La manifestazione è organizzata dal coordinamento ‘Progetto Palestina libera’, hanno aderito collettivi studenteschi, il centro sociale Askatasuna, il Fronte della gioventù comunista e Torino Palestine.

“Fermiamo il massacro Palestina libera”, si legge sullo striscione. “Avete preso per buone le verità della televisione: per quando voi vi crediate assolto siete per sempre coinvolti”, recita un cartello, mentre altri accusano governo italiani di “complicità con il governo di Netanyahu”.

Il presidio si è trasformato in un corteo, che sta percorrendo via Verdi e via Po. Ritornato intorno alle 18,50 davanti agli uffici, alcuni manifestanti sono stati respinti con gli scudi dalla polizia.

LEGGI ANCHE Fassino e l’infelice uscita su Hamas e il Festival di Sanremo

Gli scontri a Napoli

Questa mattina a Napoli un corteo pro Palestina che accusava la Rai è sfociato in scontri tra manifestanti e polizia. Alcuni ragazzi sono stati feriti dagli agenti che cercavano di allontanarli dai cancelli della sede Rai.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese