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Riccardo Muti torna al Teatro Regio di Torino con “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi

Torna il Maestro Muti al Teatro Regio di Torino con l’opera verdiana “Un ballo in maschera”.

Caterina Malanetto

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TORINO – Riccardo Muti torna al Teatro Regio di Torino per dirigere l’Orchestra e il Coro in “Un ballo in maschera“, melodramma verdiano che esplora amore, gelosia e tradimento. Con la regia di Andrea De Rosa (direttore del TPE Teatro Astra di Torino), la produzione sarà in scena per sei recite dal 21 febbraio al 3 marzo alle ore 20.

“Siamo emozionati e orgogliosi di accogliere nuovamente al Regio, il Maestro Riccardo Muti” dichiara il Sovrintendente Mathieu Jouvin “Insieme al Direttore artistico Cristiano Sandri, abbiamo programmato la Stagione 2023-2024 Amour Toujours intorno a due punti centrali: Giacomo Puccini – nell’anno delle celebrazioni del centenario – e la straordinaria presenza del Maestro Muti con una nuova produzione del capolavoro verdiano”.

L’opera in breve

Il melodramma di Giuseppe Verdi, basato sul lavoro di Antonio Somma e tratto dal dramma di Eugène Scribe, “Gustave III, ou Le Bal masqué”, debuttò a Roma il 17 febbraio 1859, nonostante l’iniziale opposizione della censura borbonica. La trama ruota attorno a Riccardo, conte di Warwick e governatore di Boston, il segretario Renato e sua moglie Amelia.

Riccardo organizza un grande ballo per rivedere Amelia, di cui è innamorato. Renato viene avvertito di una congiura contro il conte, mentre l’indovina Ulrica predice che sarà Renato a uccidere Riccardo. Infatti, la scoperta dell’amore adultero spinge Renato a unirsi ai cospiratori per uccidere il conte durante il ballo in maschera, colpendolo a morte per gelosia.

L’opera bilancia il comico e il tragico, con momenti di frivolezza e passione intensa.

Produzione, messa in scena i protagonisti

La messa in scena di De Rosa cattura l’atmosfera vivace del ballo in maschera, concentrando l’attenzione sull’energia giovanile di Riccardo. Protagonisti Piero Pretti come Riccardo, Luca Micheletti nel ruolo di Renato e Lidia Fridman, Amelia. La produzione vanta scenografie di Nicolas Bovey, costumi di Ilaria Ariemme e coreografie di Alessio Maria Romani.

Le dichiarazioni del Maestro

In una recente intervista a la Repubblica, raccolta da Susanna Franchi, il Maestro ha dichiarato “Il Regio è un teatro molto importante, che ha fatto cose importanti, c’è stato Toscanini, ci sono stati grandi direttori, spero possa continuare a migliorare sempre. L’incontro con orchestra, coro e tecnici è stato straordinario, lì c’è un modo di essere che forse deriva dall’eleganza della città. È un ambiente di lavoro eccellente e questa è la ragione per cui sono tornato, ci torno, e spero di tornarci ancora“.

L’opera sarà presentata in anteprima per gli Under 30 il 19 febbraio e sarà accompagnata da una conferenza-concerto il 14 febbraio al Piccolo Regio Puccini.

I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio e on line su www.teatroregio.torino.it.

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