Salute
Visore per la realtà virtuale alla Pediatria di Pinerolo: aiuterà i piccoli pazienti a gestire l’ansia
Pinerolo è uno dei primi ospedali in Italia, e il primo in Piemonte, ad introdurre questa tecnologia
PINEROLO – Alla Pediatria di Pinerolo, è stato appena consegnato un nuovissimo visore per la realtà virtuale: si chiama Meta Quest 2 e potrà aiutare i piccoli pazienti a gestire l’ansia e controllare la sensazione di dolore durante alcuni trattamenti medici.
Pinerolo è uno dei primi ospedali in Italia, e il primo in Piemonte, ad introdurre questa tecnologia, che sfrutta le potenzialità della realtà virtuale per “accompagnare” le procedure mediche, permettendo agli operatori sanitari di interagire con i pazienti all’interno dell’ambiente digitale in 3D creato dal sistema, in un contesto rassicurante e distensivo, adatto soprattutto ai più piccoli.
L’idea di adottare questo visore nella pediatria di Pinerolo è nata dopo un recente congresso della SIMEUP, la Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica: come raccontato da Luca Roasio, direttore dalla Pediatria di Pinerolo, «il Dottor Cyril Sahyou dell’ospedale pediatrico di Ginevra, uno dei massimi esperti del dolore procedurale, durante il suo intervento ha presentato il programma di realtà virtuale V-Renard realizzato recentemente per il loro reparto, che utilizza il visore Meta Quest 2». E così, il direttore ha subito pensato che un visore del genere sarebbe stato utilissimo anche qui da noi in Piemonte.
Nei giorni scorsi, poi, grazie ad una raccolta fondi organizzata dalla scuola di danza La Danzarte di San Secondo di Pinerolo, è stato donato il Meta Quest 2 al reparto pediatrico. Il dott. Sahyou, venuto a conoscenza della donazione, ha infine deciso di mettere a disposizione gratuitamente il programma di realtà virtuale, rendendolo immediatamente fruibile per l’addestramento dei sanitari che dovranno utilizzarlo.
«Da tempo – sottolinea Franca Dall’Occo, Direttore Generale AslTo3 – applichiamo nelle nostre strutture particolari protocolli dedicati alla gestione del dolore procedurale pediatrico, utilizzando tecniche distrattive, anestetici locali o terapie farmacologiche. L’introduzione di questa nuova tecnologia ci permetterà ora di migliorare ulteriormente questi protocolli, con uno strumento innovativo e non invasivo. Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno sostenuto il reparto pediatrico in questo progetto, che apre a nuove prospettive, a vantaggio dei nostri pazienti più piccoli, per i quali potrà essere di grande aiuto nell’affrontare situazioni a volte per loro particolarmente difficili».
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