Cuneo
Racconigi, mancano ancora medici di base: si lavora con l’Asl per cercare una soluzione
Negli ultimi mesi, diversi cittadini sono stati costretti a rivolgersi ai medici dei comuni limitrofi per le cure
RACCONIGI – La problematica dei medici di base a Racconigi non ha ancora trovato una soluzione. È una situazione che va avanti ormai da diversi mesi e che di recente ha costretto alcuni cittadini a rivolgersi ad un medico di famiglia non esercitante in città ma nei comuni limitrofi.
A seguito della crescente necessità da parte dei cittadini, per ben due volte si è giunti vicini a una soluzione, ma in entrambe i casi i medici incaricati, entrambi molto giovani, hanno rinunciato all’ultimo all’impegno. Per questo, il sindaco Oderda ha spiegato che il comune è «in costante contatto con l’AslCn1, […] alla ricerca di soluzioni percorribili, ma purtroppo Racconigi, come molti altri paesi e città, sta pagando anni di politiche sanitarie miopi e di scelte del mondo universitario poco lungimiranti, con il numero chiuso che ancora oggi ostacola l’accesso a molti studenti. Noi intanto continueremo a muoverci per sollecitare una soluzione su tutti i tavoli istituzionali, anche ai massimi livelli, pur consci che non è semplice per nessuno trovare risposte».
L’Asl, intanto, sta allestendo un nuovo spazio destinato ad ambulatorio medico all’interno del poliambulatorio, così da agevolare l’eventuale presa di servizio di un nuovo medico di base. «La carenza dei medici di base, per gli adulti e anche per i pazienti più piccoli, – commenta il direttore generale dell’AslCn1, dott. Guerra – è purtroppo un problema che si sta trascinando da alcuni mesi in modo generalizzato, al quale non sempre è facile porre rimedio. In questo caso specifico, anche grazie alla fattiva collaborazione del comune, stiamo lavorando in modo importante per individuare il candidato interessato ad esercitare a Racconigi, e siamo speranzosi di poter presto dare una risposta concreta alle necessità di molti cittadini».
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese