Cronaca
Truffa dei rifiuti nel torinese, ecco come difendersi dai finti operatori
La caratteristica tipica di queste truffe sta nel chiamare in orario serale (in cui le banche sono chiuse) e di mettere forte pressione all’utente affinché agisca subito
RACCONIGI – Lo CSEA, che si occupa dei servizi di Raccolta rifiuti in 53 Comuni tra cui Racconigi, mette in guardia i cittadini del territorio su possibili truffe telefoniche, che utilizzano come scusa dei controlli sui rifiuti.
Come funziona
La truffa inizia ricevendo una chiamata da numero anonimo in cui un’operatrice (donna, con lieve accento straniero) del “servizio rifiuti” avverte che l’utente è stato visto effettuare un conferimento anomalo nei cassonetti della raccolta differenziata (vetro nell’organico e errori simili). L’operatrice segnala che i controlli sull’utente continueranno e porteranno ad una denuncia. A nulla valgono le richieste fatte all’operatrice di qualificarsi (Cognome e Nome, ente da cui sta chiamando) anzi, a fronte di tali richieste, il tono dell’operatrice cambia e diventa fortemente aggressivo e minaccioso (“lei non sa a cosa va incontro se non mi ascolta e fa come dico io”, “vedremo se continuerà a sorridere quando verrà denunciato”, ecc.).
La (falsa) sanzione
Il consueto epilogo di tali tentativi di truffa è la richiesta di recarsi ad uno sportello bancomat per operare con i propri codici il pagamento di una sanzione che, solitamente, comporta la sottrazione di tutta la disponibilità giornaliera della carta con cui si sta operando.
La caratteristica tipica di queste truffe sta inoltre nel chiamare in orario serale (in cui le banche sono chiuse) e di mettere forte pressione all’utente affinché agisca subito, con la minaccia di dover pagare multe molto maggiori qualora non paghi immediatamente.
“Pur a fronte di eventuali controlli sulla qualità della raccolta differenziata, gli operatori CSEA operano sempre in presenza di agenti della Polizia Locale e non chiamano a casa né si presentano a domicilio da soli. Eventuali contatti a domicilio a seguito di controlli sono sempre in presenza di un agente della Polizia Locale in divisa. Anche eventuali chiamate per segnalazioni sono fatte esclusivamente dalla Polizia Locale che chiama da un numero dei Municipi (quindi con prefisso del Comune di appartenenza e con numeri “in chiaro”).Si allertano quindi i cittadini che queste chiamate sono dei tentativi di truffa”, specificano dal Consorzio.
Come difendersi
A fronte di richieste di questo genere è necessario rispondere dicendo che si prenderanno contatti diretti con gli uffici della Polizia Locale e interrompere immediatamente la comunicazione. In caso di nuove chiamate interrompere nuovamente la comunicazione. Di tale tentativo di truffa sono state allertate le forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia Locale del territorio).
Gli uffici del CSEA sono a disposizione per ogni eventuale segnalazione o chiarimento allo 0175-217520, ferma restando la possibilità di segnalare tali episodi al numero unico di emergenza 112.
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