Cronaca
Per la procura generale della Cassazione per il caso Ferragni-Balocco è competente Milano
Nell’indagine per truffa aggravata, oltre all’influencer è andato di mezzo anche Fabio D’Amato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni
MILANO – Non è la procura di Cuneo, ma quella di Milano competente per le indagini riguardo al caso Ferragni-Balocco. Lo ha deciso il sostituto procuratore generale della Cassazione Mariella De Masellis, in quanto i contratti tra le parti sarebbero stati firmati a Milano.
Nell’indagine per truffa aggravata, oltre all’influencer è andato di mezzo anche Fabio D’Amato, manager e stretto collaboratore di Chiara Ferragni, parte di quelle due società che insieme all’azienda di Fossano avevano stipulato la sponsorizzazione del pandoro ‘Pink Christmas’.
Parte dell’indagine anche le collaborazioni con le uova di pasqua Dolci Preziosi e la bambola Trudi. Per la Procura di Milano i tre episodi sono legati dal “vincolo della continuazione”, nell’ambito di un presunto “medesimo disegno criminoso”.
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