Ambiente
L’assessore Tresso risponde al Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio
L’assessore Tresso, attraverso una nota, risponde in merito all’abbattimento degli alberi di corso Belgio.
TORINO – Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa del Comitato Salviamo gli alberi di corso Belgio al Campus Einaudi. “Chiediamo solo di avere una nostra perizia che si affianchi a quella del comune”, la loro richiesta; nella stanza a fianco gli assessori Mazzoleni e Tresso hanno presentato il “Libro Bianco del Verde”.
Proprio Tresso, assessore alla cura della città alla Protezione civile e ai Servizi civici di Torino, attraverso una nota risponde in merito all’abbattimento degli alberi di corso Belgio.
“In riferimento a quanto appreso dagli organi di informazione, che hanno ripreso alcune dichiarazioni rilasciate questa mattina dal Comitato “Salviamo gli alberi di corso Belgio”, l’assessore al Verde Francesco Tresso evidenzia come nel corso dell’incontro siano state riportate gravi inesattezze e approssimazioni.
“Il rischio – spiega – è alimentare la disinformazione su queste tematiche. La cura del verde ha importanti ripercussioni anche sulla sicurezza, che ogni Amministrazione ha il dovere di perseguire per garantire l’incolumità di cittadini e cose. Questo è ancora più vero oggi, in presenza di eventi meteo estremi che con sempre maggiore frequenza colpiscono anche la nostra città.
Le operazioni di valutazione di stabilità degli alberi di corso Belgio, così come su tutto il patrimonio arboreo della città, vengono svolte da professionisti incaricati dalla Città, tecnici agronomi certificati, nel pieno rispetto delle procedure e dai protocolli di lavori prescritti in materia.
Nello specifico, l’analisi VTA è una metodologia di valutazione sviluppata negli ultimi decenni, supportata da studi su basi scientifiche, che esamina le caratteristiche morfologiche e strutturali di un albero per individuare eventuali difetti e criticità che potrebbero rappresentare un potenziale pericolo.
Un monitoraggio regolare è dunque fondamentale nel caso di alberate che presentano problemi e che sono giunte a fine vita, perché solo valutando l’evoluzione delle condizioni dell’albero è possibile intervenire tempestivamente. È questo il caso di corso Belgio.
L’abbattimento di un albero non è un’operazione che si fa a cuor leggero, ma solo in virtù di elementi di valutazione oggettivi e valutazioni di professionisti esperti in materia”.
Proprio ieri in una nota stampa il presidente della Federazione Interregionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Piemonte e della Valle D’Aosta Marco Allasia puntava il dito contro inaccettabili accuse di mancanza di etica professionale verso l’operato di agronomi e forestali, tenuti a seguire regole tecniche di intervento accurate e scientificamente validate e a rispettare un preciso codice deontologico”.
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