Economia
Secondo Carlo Calenda Stellantis ha invitato i fornitori italiani a investire in Marocco
Calenda descrive la scelta del Marocco come futuro del gruppo Stellantis
Carlo Calenda in un’intervista al Messaggero ha sostenuto che Stellantis non è più italiana, ma il gruppo continua a chiedere soldi al Belpaese, mentre il gruppo invita i fornitori italiani a investire in Marocco.
Racconta Calenda
Tra gli stabilimenti italiani e quelli francesi c’è una grande differenza dato che i francesi sono pronti con l’auto elettrica, di quelli italiani solo uno è al passo con i tempi. Le fabbriche italiane si vanno svuotando a cominciare da Mirafiori e i nuovi modelli, spacciati per made in Italy, arrivano dalla Serbia. L’Italia è diventata per loro un posto qualunque e chiedono soltanto incentivi. Da quando gli Elkann hanno comprato La Stampa e Repubblica. Maurizio Landini è arrivato a fare un’intervista sulla crisi dell’automotive senza mai nominare Stellantis. Quando gli Elkann avranno finito di dismettere attività in Italia, venderanno Repubblica che gli è servita solo per coprirsi a sinistra.
Poi Calenda descrive la scelta del Marocco come futuro del gruppo Stellantis:
Sono in possesso di una lettera che Stellantis ha inviato ai fornitori italiani, decantando le opportunità di spostare gli investimenti in Marocco dove il gruppo di Elkann è già presente in maniera massiccia. Oltre alla lettera, hanno inviato un dépliant del governo marocchino, che esalta le facilitazioni per l’industria dell’automotive in quel paese. secondo il dépliant il Marocco ha 150 mila laureati l’anno ma un salario minimo di 280 dollari al mese. La fuga dall’Italia continua sempre di più.
I fornitori sono stati invitati ad un viaggio d’affari in Marocco. Durante il primo giorno gli invitati hanno potuto prima assistere alla presentazione delle attività di Stellantis in Marocco, poi s partecipare a una cena cocktail di networking. Il secondo giorno era previsto un tour nell’impianto Stellantis di Kenitra con navette a ogni ora tra le 7.45 del mattino e l’una del pomeriggio, e, nella stessa fascia oraria, incontri business to business tra fornitori e i dirigenti di Stellantis che si occupano dell’acquisto di materie prime e semilavorati.
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