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Cultura

L’occhio di Chiara Ferragni diventa quello del Grande Fratello nel nuovo manifesto di Andrea Villa

Non importa se sei povero o ricco come i Ferragnez: la macchina ti schiaccerà comunque

Gabriele Farina

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TORINO – Sono comparsi a Torino in Via Reggio 3 e Corso Regio Parco 2, questa notte i nuovi manifesti di Andrea Villa, che uniscono 1984 di George Orwell con il “caso Ferragni”.

“Il libro di George Orwell “1984” – spiega Andrea Villa – immaginava un mondo dove gli schermi televisivi spiavano tramite telecamere le vite e le azioni delle persone, per uniformarle al pensiero unico del “Grande Fratello”, ovvero il dittatore supremo che controllava tutto con i suoi “occhi digitali”. Il protagonista del libro era prigioniero in casa, controllato a vista dalla telecamera del suo televisore”.

“Così come Chiara Ferragni – aggiunge lo street artist – si ritrova prigioniera del suo stesso social e della sua stessa immagine, un occhio che l’ha sbugiardata con le sue false donazioni e ora la imprigiona: ha paura di uscire di casa, perde soldi, followers e consensi, vittima del suo stesso mezzo comunicativo. Lo schermo dell’ ipocrisia si incrina, il re è nudo e si vedono gli ingranaggi della dittatura dell’immagine, dove la “grande macchina” governa le scelte delle persone. Non importa se sei povero o ricco come i Ferragnez: la macchina ti schiaccerà comunque. Una dittatura distopica reale, perché vive nella nostra vita e nei nostri schermi”.

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