Economia
Altre tre settimane di fermo produttivo per la Carrozzeria di Mirafiori: cala la domanda per 500 elettrica
Oggi sono stati comunicati ai delegati sindacali altre tre settimane di fermo produttivo
TORINO – La FIOM CGIL di Torino rende noto che oggi lunedì 15 gennaio, sono state comunicate, ai delegati sindacali della Carrozzeria di Mirafiori, altre tre settimane di fermata produttiva per 2.260 addetti.
La motivazione fornita dall’azienda è riconducibile alla necessità di adeguare i flussi produttivi delle vetture assemblate, al transitorio andamento della domanda di mercato.
Edi Lazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Torino dichiara: «il 2024 non poteva iniziare peggio di così. Dopo lo stop per un intero mese a scavallo dell’anno, ecco che arriva la nuova comunicazione di cassa integrazione. Sono numeri inquietanti, tanto più alla luce dello sbarco nel mercato statunitense della 500 elettrica. Mirafiori è in agonia, è necessario darle ossigeno con nuove produzioni. Questo è un altro segnale che mi fa sostenere che abbiamo fatto bene con Fim e Uilm, a scrivere il documento unitario per il rilancio di Mirafiori e dell’automotive in generale».
Gianni Mannori, responsabile FIOM di Mirafiori dichiara: «la cassa integrazione penalizza in modo significativo a livello economico le lavoratrici e i lavoratori. Con il 2024 siamo entrati nel diciassettesimo anno consecutivo di utilizzo degli ammortizzatori sociali in Carrozzeria. Questo vuol dire che gli operai hanno perso decine di migliaia di euro di stipendio nel corso di questo lunghissimo tempo. Ecco perché abbiamo chiesto all’azienda, senza al momento ricevere risposta, di integrare economicamente il differenziale retributivo anche a fronte dei grandi introiti che il gruppo Stellantis ha fatto nel corso del 2023».
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