Spettacolo
Il Museo Nazionale del Cinema presenta la rassegna Mondovisioni
Il Museo Nazionale del Cinema e l’Associazione Find The Cure Italia portano a Torino la rassegna Mondovisioni, organizzata da CineAgenzia insieme al settimanale «Internazionale»
TORINO – Il Museo Nazionale del Cinema e l’Associazione Find The Cure Italia portano a Torino la rassegna Mondovisioni, organizzata da CineAgenzia insieme al settimanale «Internazionale», che presenta da oltre dieci anni i più appassionanti e urgenti documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival e proposti in esclusiva per l’Italia.
“Il Museo Nazionale del Cinema crede molto in questi progetti sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – e sono convinto che il cinema possa essere un buon veicolo di comunicazione per raccontare quello che succede lontano da noi, soprattutto in momenti così difficili a livello globale”.
“Quando dieci anni fa abbiamo iniziato a portare la rassegna Mondovisioni ad Asti lo abbiamo fatto per noi, per i volontari – racconta Silvia Ferraris presidente Find The Cure -. Tutto nasceva dal desiderio di dare sguardi diversi sul mondo e su quelle parti di mondo che spesso conosciamo poco. Da qualche anno abbiamo aggiunto Savona e Torino e più il tempo passa più questo desiderio si trasforma in necessità, un’urgenza civile in cui crediamo profondamente.”
Dopo il debutto al festival Internazionale a Ferrara, la rassegna sta circuitando nelle sale di tutta Italia. Parte dell’incasso sarà devoluto ai progetti di Find The Cure in Africa e India.
I primi due appuntamenti di gennaio prevedono:
Praying for Armageddon di Tonje Hessen Schei
(Norvegia 2023, 97’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Un thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo
evangelico e politica statunitense. Frutto di anni di ricerche, il documentario rivela come le
strutture del fondamentalismo indeboliscano il tessuto della democrazia americana, ed
evidenzia l’impatto devastante che la religione esercita sulla politica estera del Paese. Tra
fondazioni religiose, mega-chiese evangeliche, e oscure manovre dietro le quinte di Washington,
il racconto dall’interno di un movimento che, guidato da predicatori e politici accecati da una
visione profetica della fine dei giorni, da anni contribuisce alla spirale di violenza in Medio
Oriente.
Mar 16 gennaio, h. 20:30
Total Trust di Jialing Zhang
(Germania/Paesi Bassi 2023, 97’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Le possibilità digitali di controllo sociale in Cina hanno portato a un livello di sorveglianza statale
senza precedenti. Attraverso l’autocensura o lo spionaggio dei vicini, la sorveglianza non
riguarda solo coloro che sono percepiti come una minaccia dal governo, ma sempre più il
cittadino comune: che si tratti di fare degli acquisti, accompagnare i figli a scuola o portare fuori
la spazzatura. Big Data e tecnologie digitali vengono utilizzati come armi per limitare le libertà, e
passo dopo passo, il comportamento sociale e politico dei cinesi sta cambiando.
Mar 30 gennaio, h. 20:30 – Il film è introdotto da Cristopher Cepernich
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