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E’ morto Corrado Rosso storico allenatore di nuoto torinese, della nazionale azzurra e turca

Aveva allenato molti fra i migliori nuotatori italiani

Redazione Quotidiano Piemontese

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È morto a 73 anni all’ospedale di Livorno Corrado Rosso, storico tecnico di nuoto e allenatore di tanti campioni del nuoto torinese, azzurro e turco. Nato a Fossano il 28 settembre 1950 aveva lavorato per anni come veterinario a Carmagnola mentre portava avanti la sua passione per il nuoto.  Nella sua carrera ha fatto vincere tre scudetti alla Libertas Safa Torino, Centro Nuoto Torino, La Presse per poi  trasferirsi a Livorno e poi ancora in Turchia per seguire il centro tecnico della federazione. Lascia i tre figli Davide, Matteo e Niccolò.

Fra i suoi atleti più famosi: Ilaria Tocchini, Federico Turrini, Chiara Boggiatto, Stefano Rubaudo, Luis Alberto Laera, David Berbotto ed  Gabriele Detti.

I funerali di Corrado Rosso si svolgeranno a Torino mercoledì 10 gennaio alle ore 11.30 presso la parrocchia Madonna delle Rose in via Madonna delle Rose n. 2.

Il ricordo di Corrado Rosso della Federazione Italiana Nuoto

La Federazione italiana Nuoto piange la scomparsa di Corrado Rosso, storico allenatore, per molti anni nello staff tecnico federale, in grado di formare tanti campioni tra cui Ilaria Tocchini, Federico Turrini, Chiara Boggiatto, Martina De Memme, Stefano Rubaudo, Luis Alberto Laera e di seguire i primi passi di Gabriele Detti.

Nato a Fossano, in provincia di Cuneo, il 28 settembre 1950, ha lavorato prevalentemente a Torino e a Livorno creando delle vere e proprie scuole che oggi definiremmo Academy; veterinario, aveva preferito il bordovasca e insegnare a nuotare a generazioni di giovani. In Italia è stato tecnico delle società SA-FA Torino, Acquatica e Nuoto Livorno. Poi dal 2013 è diventato allenatore della nazionale turca. Nel 2012 perse l’adorata moglie Eliana sconfitta da una brutta malattia. Sarà ricordato per la sua schiettezza e la grande passione per il nuoto che lo ha portato sempre a migliorarsi anche nelle difficoltà che la vita gli ha riservato.
Giungano alla sua famiglia, e in particolare ai figli Davide, Matteo e Niccolò, le più sentite condoglianze di Paolo Barelli, dei vice presidente vicario Andrea Pieri, dei vice presidenti Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del presidente del GUG Roberto Petronilli, del coordinatore dei settori agonistici Marco Bonifazi, del direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini e dell’intero movimento acquatico.

Le parole di Marco Durante ai tempi collaboratore di Corrado Rosso e ora presidente del La Presse

Se ne va un gigante orso. Ho passato con lui anni importantissimi che mi hanno aiutato a crescere come uomo e come sportivo. Ricordo ancora quando abbiamo portato dalla Serie C alla Serie A la Libertas Safa. Mi mancherà moltissimo

Il ricordo di Stefano Franceschi allenatore di Livorno Aquatics

Corrado è stato per me un insegnante e un Maestro, sul piano vasca ma non solo. Durante i suoi 6 anni da capo allenatore a Livorno abbiamo discusso un’infinità di volte, ma all’interno di ogni incazzatura si celava sempre un insegnamento. E anche nelle ultime due stagioni, quando è rientrato dalla Turchia, è riuscito a dare tanto a tutto il nostro ambiente, in modo discreto e rispettoso riguardo soprattutto il mio modo di allenare. Qualche mese fa mi disse: Stefano, il tuo metodo e pensiero sono un po’ diversi dai miei, ma continua su questa strada perché ti ha dato tanti successi. L’ultima volta che l’ho visto è stato il 23 dicembre, durante la fase regionale della Coppa Brema, manifestazione alla quale teneva in maniera particolare. Ha voluto per forza trascorrere qualche ora in piscina, perché la piscina era il suo ambiente. Aveva inventato un gioco, per incentivare gli atleti nel corso del campionato a squadre: c’era chi doveva difendere e perdere meno punti possibile, chi doveva fare il centrocampista e chi doveva attaccare, fare gol, andando oltre le aspettative. Tutto ciò innescava un meccanismo di unione unico. Ho conosciuto Corrado da atleta, quando lui allenava a Torino, e poi ho avuto la fortuna di averlo a Livorno per 6 anni. Un carattere duro. Forte. Vero. Leale e sportivo. Non era invidioso di niente e di nessuno. Ripeto, il fatto di venire sul bordo vasca nelle ultime due stagioni gli aveva donato un’energia pazzesca e si era calato nel ruolo di collaboratore con umiltà e rispetto. Quasi ero in difficoltà, alle volte, a dirgli chi seguire e cosa fare. Corrado era un grande appassionato e conoscitore del nuoto. Un gigante del nostro sport. Porterò per sempre con me tutti i suoi insegnamenti lasciati negli anni e mi auguro di saperli di trasferire alle nuove generazioni. Ogni giorno, d’ora in avanti, entrerò in piscina pensando a lui, portando avanti la sua filosofia che la fatica non è una malattia. Ciao Corra…”.

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