Cronaca
Carbone per la Giunta Lo Russo, la Befana del Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio
Un gesto “per sanzionare le loro malefatte” spiegano dal Comitato
TORINO – Lo avevano annunciato e così è stato: questa mattina, in occasione dell’imminente festività dell’Epifania, una Befana proveniente da Vanchiglietta ha consegnato non cioccolatini e caramelle, ma carbone alla Giunta Lo Russo, davanti al Municipio.
Un gesto “per sanzionare le loro malefatte” spiegano dal Comitato.
E ancora: “Carbone che evoca il color antracite dell’aria torinese, appestata dalle polveri sottili: colore che le politiche di greenwashing dell’Amministrazione in carica non vanno nella direzione di schiarire. Né mirano a mitigare il cambiamento climatico, che in questo periodo si sta manifestando con una prolungata siccità e temperature fuori scala.
Buona parte del carbone è perciò indirizzata all’assessore al Verde Pubblico Francesco Tresso, innanzitutto per il progetto di abbattimento delle alberate dei corsi Umbria e Belgio, purtroppo già parzialmente realizzato a danno di 73 Acer Negundo del primo corso (nessuno in classe D = abbattimento), mentre quelli del secondo beneficiano di una sospensione della condanna soltanto grazie all’azione dei residenti (presidio e ricorso al Giudice Ordinario).
Alla Befana di Vanchiglietta non può sfuggire, peraltro, che la delibera che concerne questo progetto è stata sottoscritta anche dall’Assessora all’Ambiente Chiara Foglietta, che è pure, quindi, destinataria della punizione.
Né sfugge alla Befana che Tresso difende il progetto di Cittadella dello Sport da insediare nel non lontano parco del Meisino, progetto ideato dall’Assessore allo Sport Mimmo Carretta, al quale va pertanto parte del carbone per voler stravolgere un sito con caratteristiche naturalistiche uniche, tali da escludere qualsiasi ipotesi di intervento invasivo.
E invasiva è l’installazione di attrezzature sportive per biathlon, ciclocrossing, pumptrack ecc., da dare in gestione ad Associazioni sportive, primo passo per una probabile privatizzazione. Peraltro lo stesso Tresso che, con Carretta e il Presidente della Circoscrizione Deri, a giustificazione di tale progetto, insiste a sbandierare un inesistente degrado del parco del Meisino, ha lasciato degradare realmente altri giardini pubblici: tra i molteplici esempi quello della Tesoriera, dove l’impianto di irrigazione è rotto da tre anni. E si spera che la Tesoriera non faccia la fine della Cavallerizza, con qualche fondazione o affini che si sostituisca “salvificamente” all’Amministrazione pubblica.
Ci è inoltre voluto tutto l’impegno di veterinari, ambientalisti, cittadini, per far sì che i gatti e parte dei ricci potessero essere messi in salvo in via Druento, dove le ruspe e le motoseghe erano entrate in azione a distruggere il bosco spontaneo senza che Tresso, che è pure Assessore alla Tutela Animali, se ne curasse…
C’è carbone in abbondanza anche per l’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, il meneghino che oltre a non adoperarsi per impedire la distruzione del giardino Artiglieri di Montagna (davanti al Tribunale) dove dovrebbe sorgere un supermercato Esselunga (vicenda risalente a Fassino, contrastata dai Comitati Essenon e Cit Turin Torino Sostenibile), promuove la costruzione del nuovo ospedale sul ghiaione della Pellerina. (Ai cittadini è stato recentemente impedito di esprimersi in proposito, rigettando la proposta di referendum propositivo del
Comitato Salviamo la Pellerina).
E mentre incoerentemente si abbattono alberi per progetti di Forestazione Urbana, grazie al mazzolenico cambio di destinazione d’uso del complesso dei Buon Pastore in corso Principe Eugenio, un altro bosco spontaneo scomparirà sotto le motoseghe.
Carbone va naturalmente anche all’Assessore alla Salute, ai Diritti e ai Beni Comuni, Jacopo Rosatelli, il cui silenzio, come quello della collega Foglietta, vale come assenso su tutti quei progetti che mirano a intercettare i fondi del PNRR senza preoccuparsi dei danni al benessere delle persone e degli altri esseri viventi.
Ovviamente la Befana non dimentica il responsabile principale, il sindaco Stefano Lo Russo, bene istruito dalla Fondazione Bloomberg alla nuova visione della città urbana con vegetazione minimale, magari da osservare al di là di una grata, come il pratone di piazza d’Armi espropriato alla cittadinanza ogni anno per mesi, dopo il maltrattamento che se ne fa in occasione degli ATP.
Il Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio, osservando le facce fuligginose della Giunta Lo Russo, non può che auspicare che, con l’anno nuovo, essa si rifaccia il look, ma soprattutto che cambi le proprie idee in fatto di buona amministrazione del verde pubblico, dalla quale al momento è ben distante.
Il Comitato si riserva inoltre di ottenere spiegazioni sulle operazioni invasive svolte in questi giorni da personale identificatosi come della Seacoop (dopo plurime richieste dei residenti) sugli alberi che sono oggetto del ricorso presso il Tribunale”.
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