Cultura
Cresce il Polo del 900 a Torino: 62 mila presenze
Accogliere nuove pratiche e attività ha contribuito alla crescita della community
TORINO – Oltre 62mila persone hanno vissuto il Polo del ‘900 di Torino nel 2023. Oltre 31mila le presenze agli eventi (19mila nel 2022) per circa 500 eventi complessivi e un aumento di utilizzo delle sale superiore al 15%.
Protagonisti di questi risultati i 24 Istituti culturali partecipanti del Polo, dimostrando ancora di più l’urgenza e l’importanza del lavoro di presidio democratico, sociale e culturale che tutti insieme portano avanti. A questa crescita contribuiscono un insieme di investimenti che ha rafforzato il Polo e la qualità dei suoi servizi.
Gli archivi hanno superato complessivamente i 10 km lineari con la realizzazione di ulteriori 500mt lineari a vantaggio del patrimonio librario e archivistico degli Enti, con 18 nuovi fondi acquisiti e di pari passo un aumento delle consultazioni del 48%, con un dato di presenze in Sala Lettura che si conferma a quota 17mila persone. Invece sono più di 12mila gli studenti accompagnati nel loro percorso formativo e più di 1700 gli insegnanti coinvolti.
La community online
La community del Polo cresce anche online. In un anno sono 1300 i nuovi follower su instagram (+18%) di cui 1000 a partire da giugno in concomitanza con il lancio della nuova identità visiva. Le Interazioni rispetto al 2022 sono aumentate del 100% e la copertura del 42,91%. Ad oggi il 50% della community di instagram ha meno di 35 anni. Trend di crescita anche per gli utenti del nuovo sito internet che salgono dell’11% nell’ultimo trimestre 2023 rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Interessante il dato su Facebook, la cui fanbase è di fatto stabile (22.454 follower, +2,5%) dove però la copertura organica (cioè quella non derivata da sponsorizzate) è aumentata del 100% e le interazioni con i contenuti sono aumentate del 127,9%.
I nuovi spazi
E’ stato anche un anno di novità per gli spazi del Polo: la nuova Sala Auditorium (180 posti a sedere) con il nuovo allestimento audio, video e regia web; due nuovi spazi espositivi (Galleria Voltoni al -1 e all’ingresso di Palazzo San Daniele); un nuovo sistema di connettività integrata su fibra, la nuova segnaletica interna ed esterna e i nuovi arredi in arrivo per il Salotto del Polo che diventerà uno spazio di incontro e studio sempre più informale e relazionale, di cui i primi segni sono già visibili.
Tutto all’insegna della sostenibilità, grazie al percorso Abbasso impatto, avviato con la Cooperativa Verdessenza, e che ha già portato risultati tangibili: sostituzione di lampade neon con led, utilizzo per i catering di solo vetro e ceramica (no materiali usa e getta), menù della caffetteria con prodotti stagionali e proposte vegane, dismissione macchine distributrici acqua e cibo per riduzione consumo plastica monouso, a partire dalle bottigliette.
Gli eventi del 2023
Dal Giorno della Memoria, con il concerto “Lechaim” di Raiz coprodotto con Auditorium Parco della Musica e presentato a Roma e a Torino, passando per il 20° anniversario del Museo diffuso della Resistenza, con un percorso espositivo che è stato interamente restaurato e rinnovato grazie al contributo della Città, per proseguire con l’avvio del progetto 80° Resistenza, con la lectio magistralis del Prof. Filippetta sul concetto di Disobbedire, fino alla mostra DisobbediResistere, aperta fino al prossimo 2 febbraio per fare luce sulla vicenda degli IMI, il 2023 è anche l’anno in cui il Polo ha ricevuto dal Prof. Carlo Ginzburg, lo straordinario archivio del padre Leone Ginzburg, oggi custodito negli archivi dell’Istoreto e all’interno del quale, lo studioso Domenico Scarpa sta lavorando sull’epistolario tra Natalia e Leone Ginzburg stesso.
Insieme ai grandi temi della memoria e della storia del nostro Paese, forte è anche stata l’attenzione al presente, all’attualità e ai grandi problemi del nostro tempo. In estate si è concluso il percorso biennale di Next Gen U, il progetto sull’Europa a cui hanno partecipato 13 associazioni giovanili in Piemonte, Liguria e Val d’Aosta. A novembre la prima winter school, POLVERE, coordinata dall’Associazione Vera Nocentini e dedicata ai conflitti contemporanei, è andata sold out con oltre 250 domande di iscrizione di giovani under 30 e la mostra laboratorio della fotografa ucraina Ira Lupu. Il progetto MARE, coordinato dall’Unione culturale Franco Antonicelli, con un mese, tra fine settembre e fine ottobre, di spettacoli, incontri, proiezioni tra colonialismo, migrazioni, global value change e impatto ambientale, con la mostra Archeoplastica che ha raccontato la storia delle plastiche nelle nostre spiagge. E ancora il progetto ORIZZONTI, coordinato dal Centro studi Gobetti che si è concentrato sul tema giovani e movimenti politici negli anni 2000: No global, Onda e No Tav, con pubblicazione finale a cura di Morsi ed.
Tra giugno e luglio la rassegna estiva in cortile, in collaborazione con il CAP10100, ha contato circa 1200 partecipanti in 9 appuntamenti. Sold out anche per Diwali la più importante festa indiana che ha abitato con la sua comunità gli spazi interni e l’esedra esterna.
Più spazio anche al performativo: “Dove hanno tremato le placche” della performer Valerie Tameu è stato frutto della prima residenza artistica dell’anno, in collaborazione con SPAZIO GRIOT. In corso, la residenza PEM, giovane compagnia formatasi al Teatro Stabile, che a inizio 2024 restituisce la propria ricerca con la rassegna Carte Blanche.
Accogliere nuove pratiche e attività ha contribuito alla crescita della community: dal laboratorio di danza inclusiva dell’associazione Concor_danze agli incontri aperti con il collettivo Vanchiglia Social Knitting a cui si aggiungono il laboratorio di teatro con gli attori PEM e il corso di francese per adulti e bambini. Sette sono stati i Festival ospitati durante l’anno, tra cui per la prima volta il Festival digitale popolare e Torino città per le donne per porre attenzione a temi importanti come l’innovazione e la parità di genere.
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