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Il 2023 anno di rinascita per il turismo a Torino: occupazione media delle camere al 70%

I grandi eventi agiscono da attrattori e spesso incentivano i turisti a tornare

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TORINO – Secondo i dati raccolti da Federalberghi Torino, l’occupazione media delle strutture turistico-ricettive del Torinese, nel 2023, è stata del 70%.

Questo anno che sta giungendo ormai al termine conferma così le previsioni degli operatori del comparto e segna la ripartenza dopo gli anni della pandemia, diventando inoltre il nuovo parametro di riferimento per valutare in futuro l’andamento dei flussi turistici.

La ricerca mostra un importante incremento rispetto al 2022 in considerazione del fatto che l’anno scorso i primi tre mesi erano ancora influenzati dal post-pandemia e dall’inizio del conflitto in Ucraina, ma con qualche punto percentuale in più rispetto a quelli registrati nel 2019.

Torino è emersa dalla pandemia conquistando in breve tempo un posizionamento sul mercato turistico internazionale – grazie soprattutto ai grandi eventi come Eurovision e ATP Finals – e consolidandolo nel corso di quest’anno.

Il mese migliore è stato novembre con un picco dell’85%, seguito da maggio e ottobre con l’80% grazie ai grandi eventi che agiscono da attrattori e spesso incentivano i turisti a tornare per visitare la città e le destinazioni limitrofe in un secondo momento. Il trimestre aprile-giugno si è rivelato superiore allo stesso periodo 2022 e 2019.

“I dati confermano le aspettative e le previsioni di inizio anno con un 2023 che supera il 2022 riallineando la curva di crescita al 2019 e, soprattutto, diventando il nuovo parametro di riferimento per i prossimi anni – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino –Le nostre destinazioni hanno saputo rialzarsi dalla pandemia nel modo migliore e in fretta grazie al lavoro sinergico di tutti, soprattutto del Comune e della Regione Piemonte, della Camera di commercio di Torino e degli enti locali di promozione del territorio, ospitando grandi eventi e migliorando l’attrattività della destinazione.

Siamo certamente soddisfatti, ma questi risultati devono essere per tutti un nuovo punto di partenza. Il 2024 si annuncia positivo ma è necessario consolidare il posizionamento acquisito, rafforzare l’immagine di Torino che sa organizzare e gestire i grandi eventi, utilizzare la potenza mediatica di questi ultimi per promozionare la destinazione durante tutto l’anno, investire sulle attrattività della provincia e sulle prerogative anche estive delle montagne olimpiche, proseguire convintamente nella destagionalizzazione, incentivare il turista a tornare anche in futuro”.

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