Torino
Questa è la fresa che scaverà il tunnel della ferrovia Torino-Lione
É la quarta fresa consegnata delle sette che costruiranno l’opera e questa è progettata per scavare 18 km di una delle due gallerie del tunnel di base
Schwanau – Una nuova fresa per realizzare il tunnel della ferrovia Torino-Lione, è stata consegnata nella fabbrica della Herrenknecht in Germania. Destinata a scavare la parte centrale del tunnel di base del Moncenisio, è la prima che attraverserà il confine tra Francia e Italia. Dotata di una testa del diametro di 10,4 metri e di 14 motori capaci di generare una potenza totale di 4.900 kW, questa TBM ha un peso di 3.200 tonnellate ed è lunga 334 metri, come un grattacielo di cento piani.
É la quarta fresa consegnata delle sette che costruiranno l’opera e questa è progettata per scavare 18 km di una delle due gallerie del tunnel di base, tra la discenderia di Villarodin/Bourget-Modane, in Francia, e il sito di sicurezza sotterraneo di Clarea, in Italia.
Le caratteristiche della TBM – Tunnel Boring Machine
Si tratta di una fresa “a gripper” che si appoggia direttamente sulle pareti del tunnel con le due braccia e si spinge in avanti mentre la testa, dotata di 62 cutters, ruota scavando la roccia. Il materiale di scavo viene evacuato su un nastro trasportatore che attraverso la pancia della fresa lo porta all’esterno.
Mentre viene eseguito lo scavo, apparecchiature a servizio della TBM applicano il sostegno di spritz beton sulle pareti, i bulloni e le centine. Dietro di lei avanza un’altra macchina chiamata “Würm” (verme ndr), lungo 650 metri, che realizza il rivestimento di calcestruzzo definitivo del tunnel.
Scavare nel cuore della montagna
La scelta di questo tipo di fresa è dovuta a diversi fattori: il tipo di geologia che caratterizza le zone di scavo, formazioni relativamente compatte, omogenee e stabili; la grande profondità delle gallerie da realizzare, con oltre 2200 metri di coperture e i fenomeni geotecnici connessi, come distacchi, “colpi di montagna”, o convergenze, la montagna cioè tende a chiudersi per la grande pressione della roccia sovrastante. Senza dimenticare le alte temperature “naturali” presenti a queste profondità, messe inevidenza con il cunicolo esplorativo della Maddalena a Chiomonte che ha permesso di dimensionare questa nuova TBM.
Questa tipologia di fresa permette quindi di applicare sia centine scorrevoli che rigide in grado di accompagnare e bloccare i potenziali movimenti del terreno ed è anche dotata di perforatrici che eseguono sondaggi in avanzamento, così da conoscere la tipologia di terreno che si incontra.
Il cantiere operativo CO5
Il CO5 è il cantiere del tunnel di base del Moncenisio che attraversa sottoterra il confine tra Italia e Francia. Parte dalla discenderia di Villarodin-Bourget-Modane per raggiungere, attraversando il massiccio dell’Ambin, il sito di sicurezza sotterraneo di Clarea. In contemporanea ai 18 km di tunnel per le due canne che saranno scavati da frese gemelle (cioè 36 km totali), saranno realizzati anche 7,8 km di gallerie con metodo convenzionale. A questi lavori si aggiungono tutte le opere connesse e necessarie alla logistica. In totale, circa 15 km di gallerie verranno quindi realizzati con il metodo tradizionale, inclusa l’area di sicurezza sotterranea di Modane. Il cantiere, che partirà al termine dei lavori per i 4 pozzi di ventilazione del tunnel in costruzione ad Avrieux, occuperà circa 1.200 persone.
Foto Caroline Moureaux @TELT
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