Cronaca
Caso Ferragni – Balocco – Pandoro Pink Christmas, il Garante spiega : è stata essenzialmente una operazione di marketing
Chiara Ferragni si difende sui social
TORINO – La lettura del testo del provvedimento che ha motivato la sanzione del Garante della Concorrenza e del Mercato a carico di società riconducibili a Chiara Ferragni e di 420 mila euro a Balocco per pratica commerciale scorretta spiega in maniera esplicita le motivazioni del provvedimento.
Chiara Ferragni si difende sui social
Quella con Balocco è stata un’operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno. In questa in particolare ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all’ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell’accordo. E sapere che quel macchinario che permette di esplorare nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing ora è lì in ospedale, è quel che più conta
Il noto fotografo Oliviero Toscani a suo modo difende la Ferragni
Donazioni, finanziamenti, beneficenza. Io non ci ho mai creduto, per me sono balle. Si tratta solo di azioni di marketing che servono a vendere di più. E poi, chi lo sa, magari Chiara Ferragni pensava davvero che le cose stessero così. Ma è facile prendersela sempre con lei, povera donna. Io non credo esista o sia mai esistito un intento benefico da parte delle aziende. Loro si preoccupano solo del profitto. Ma Chiara Ferragni, invece, fa il suo mestiere: le viene chiesto di fare delle cose e lei accetta. Del resto viene pagata per questo.
L’iniziativa denominata “Pandoro Pink Christmas” si riferisce alla realizzazione di un pandoro creato su licenza Chiara Ferragni Brand, nell’ambito di una collaborazione tra la Balocco e la Signora Ferragni. La collaborazione prevedeva la commercializzazione di un pandoro limited edition, caratterizzato da un packaging contenente uno spolvero (zucchero al velo) di colore rosa e con gli identificativi del marchio “Chiara Ferragni”, e il sostegno ad un progetto di ricerca a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino ed in particolare la corresponsione di un importo quale contributo all’acquisto di un macchinario utile alla ricerca di nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. 16. Dalla documentazione acquisita agli atti emerge, per un verso, che l’operazione dei pandori “griffati” Ferragni è stata essenzialmente una operazione di marketing condotta da Balocco con l’obiettivo di tentare di riposizionare (“svecchiare”) sul mercato il Pandoro Balocco dandone una immagine diversa; per altro verso, che la donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino, pubblicizzata come associata alle vendite del suddetto Pandoro, non ha avuto alcun rapporto con le vendite stesse.
Dagli atti emerge, altresì, che l’iniziativa benefica nasce all’interno della società Balocco, che l’ha condivisa con la Signora Chiara Ferragni e che insieme le Parti hanno deciso di associare l’attività benefica alla iniziativa del Pandoro “griffato” Ferragni. In particolare, il contratto di licenza di marchio stipulato con la società Fenice l’11 novembre 2021, per disciplinare parte dei rapporti relativi all’iniziativa di cui trattasi riporta che Balocco sarebbe stata tenuta a fare una donazione di 50.000 euro a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, cosa che è nei fatti avvenuta. La donazione risulta essere stata fatta per tale cifra il 2 maggio 2022 e, quindi, prima ancora che iniziassero le vendite del Pandoro “griffato”; sulla causale del bonifico all’Ospedale si legge: “a favore dell’Oncoematologia Pediatrica Torino Progetto Sarcomi Ossei Pediatrici”.
In ordine alla circostanza che la donazione non aveva alcun rapporto con le vendite del predetto Pandoro, rilevano le e-mail che i team di Balocco e della Ferragni si sono scambiati, addirittura nel mese di settembre del 2021, prima della firma del contratto relativo al progetto “Pandoro Pink Christmas” avvenuta, come detto, l’11 novembre 2021, nelle quali si parla apertamente della circostanza che la donazione sarebbe avvenuta nel mese di maggio.
Il testo completo del provvedimento del Garante:
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