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Biella

12 denunce per bracconaggio tra Torino, Vercelli e Biella

Richiamavano gli uccelli tramite apparecchi elettroacustici

Sandro Marotta

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TORINO – I Carabinieri del nucleo Cites hanno denunciato 12 persone per bracconaggio, la loro attività si svolgeva tra Torino, Vercelli e Biella. Insieme al comitato contro l’uccellagione Cabs, le forze dell’ordine hanno rilevato che i 12 cacciatori uccidevano specie protette, per le quali non è consentita la caccia.

Sono stati sequestrati anche gli apparecchi elettroacustici che i denunciati usavano per richiamare gli uccellini. Rilevate anche irregolarità all’interno delle aziende faunistico venatorie.

Che cos’è il bracconaggio?

Per la legge italiana (la 157/1992) si tratta dell’uccisione o della cattura sia di animali protetti dalle convenzioni nazionali o internazionali, sia l’utilizzo di mezzi di caccia non convenzionali. La legge ricorda che “è vietata in tutto il territorio nazionale ogni forma di uccellagione e di cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonche’ il prelievo di uova, nidi e piccoli nati”.

Quali mezzi sono consentiti?

Secondo la 157/1992, si può utilizzare “il fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce, di calibro non superiore al 12″. Consentito anche il “fucile con canna ad anima rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri 5,6”.

I mezzi vietati in Piemonte

La norma prevede che “nella zona faunistica delle Alpi è vietato l’uso del fucile con canna ad anima liscia a ripetizione semiautomatica salvo che il relativo caricatore sia adattato in modo da non contenere piu’ di un colpo.”

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