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Multa da 1 milione di euro dal Garante Antitrust a Chiara Ferragni e alla Balocco per la pubblicità sul pandoro

La donazione di 50mila euro, era stata già effettuata dalla sola Balocco mesi prima

Alessia Serlenga

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TORINO – Il Garante della Concorrenza e del Mercato meglio noto come Garante Antitrust ha multato con una sanzione di un milione di euro le società riconducibili a Chiara Ferragni e con  420 mila euro  la Balocco per pratica commerciale scorretta per aver fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro “griffato” Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Le indagini di AGCOM sulla vicenda erano iniziate nel giugno 2023

La donazione, di 50mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima.

Le società hanno incassato dall’iniziativa oltre 1 milione di euro.

Il comunicato del garante per la Concorrenza del Mercato

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato le società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale della signora Chiara Ferragni, rispettivamente per 400mila euro e per 675mila euro, e Balocco S.p.A. Industria Dolciaria per 420 mila euro. L’Autorità contesta alle tre società di aver attuato una pratica commerciale scorretta per aver pubblicizzato il “Pandoro Pink Christmas”, “griffato” Chiara Ferragni, lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Le società Fenice e TBS Crew hanno incassato la somma di oltre 1 milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi della signora Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all’ospedale Regina Margherita di Torino.

La pratica scorretta si è articolata in diverse condotte: far credere che acquistando il “Pandoro Pink Christmas” al prezzo di oltre 9 euro, anziché di circa euro 3,70 del pandoro non griffato, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, a maggio 2022, quindi molti mesi prima del lancio dell’iniziativa, avvenuto a novembre 2022; aver diffuso, informazioni idonee ad avvalorare la circostanza (non vera) che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata; aver pubblicato post e stories sui canali social di Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il “Pandoro Pink Christmas” si poteva contribuire alla donazione e che lei stessa partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non vera, nonostante le sue società avessero incassato oltre 1 milione di euro.

L’Autorità ha ritenuto inoltre che anche il prezzo del pandoro “griffato”, che è stato proposto in vendita al pubblico a un prezzo pari a circa due volte e mezzo il prezzo del Pandoro classico Balocco, abbia contribuito a indurre in errore i consumatori rafforzando la loro percezione di poter contribuire alla donazione acquistando il “Pandoro Pink Christmas“.

Secondo l’Antitrust questa pratica ha limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori facendo leva sulla loro sensibilità verso iniziative benefiche, in particolare quelle in aiuto di bambini affetti da gravi malattie, violando il dovere di diligenza professionale ai sensi dell’articolo 20 del Codice del Consumo e integrando una pratica commerciale scorretta, connotata da elementi di ingannevolezza ai sensi degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo.

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