Torino
Un Manifesto per il Territorio perchè la Torino – Ceres diventi una metropolitana ferroviaria
La Torino-Ceres dovrebbe riaprire tra l’8 e il 15 gennaio
TORINO – Dopo l’acquisizione del ramo di azienda del Gruppo Torinese Trasporti GTT relativo alle le linee ferroviarie SfmA Torino-Germagnano-Ceres e Sfm1 Pont Canavese-Settimo Torinese da parte di RFI stanno continuando i lavori di sistemazione della linea e delle stazioni per riuscire a completare i lavori nei tempi previsti.
La riapertura della Torino-Ceres
L’assessore Gabusi, non ha ancora comunicato una data ufficiale di riapertura, ma ragionevolmente si stima salvo imprevisti o sorprese che la Torino-Ceres possa riaprire tra l’8 e il 15 gennaio, al termine del periodo di pre-esercizio necessario a Trenitalia.
Il Manifesto per il Territorio
L’Osservatorio Torino Ceres ha presentato un Manifesto per il Territorio in cui si chiede un trasporto pubblico efficiente e interconnesso che viene descritto non solo la migliore alternativa all’auto privata, ma un metodo per combattere le disuguaglianze garantendo il diritto alla mobilità, affrontare il grave inquinamento dell’aria della pianura padana e il degrado delle infrastrutture stradali e costituire uno strumento di accessibilità e di relazione tra i territori.
Il Manifesto continua sostenendo che: “La ferrovia deve invece essere pensata come la vera infrastruttura fondamentale, di cui il trasporto su gomma divenga subalterno e complementare. Per farlo abbiamo bisogno di una linea moderna, efficiente, appetibile in termini di frequenza e di tariffe, e pienamente connessa al territorio e alla mobilità alternativa. Non si tratta solo della prima ferrovia elettrificata in corrente continua al mondo, e dunque un patrimonio tecnico-storico che merita di essere maggiormente valorizzato con specifiche iniziative, ma un elemento di fruizione del paesaggio, di coesione tra aree, uno strumento di mobilità in entrata e in uscita e, attraverso il collegamento con l’aeroporto di Caselle, un tassello imprescindibile per una Torino moderna che punti sulla mobilità alternativa e sostenibile.
Per far sì che gli obiettivi appena descritti non rimangano solo suggestive idee e che la ferrovia Torino-Ceres si trasformi in una vera e propria metropolitana ferroviaria è necessario, però, un impegno chiaro di tutti i soggetti civici e politici, ognuno per la propria parte, verso i seguenti obiettivi:
- Attivazione del collegamento ferroviario Germagnano-Alba (SFM-4)
- Attivazione del collegamento ferroviario Germagnano-Fossano (SFM-7)
- Riattivazione della tratta ferroviaria Germagnano-Ceres
- Attivazione del collegamento ferroviario Cirié-Asti (SFM-6)
- Attivazione del collegamento ferroviario Cirié-Bardonecchia (SFM-3)
- Miglioramento dell’accessibilità delle stazioni tramite una revisione della rete complementare (urbana, suburbana ed extraurbana) e la realizzazione di punti di interscambio con altri mezzi (auto, bici, ecc.)
- Pianificazione di una strategia di promozione e valorizzazione del territorio attraverso una politica organica che coordini Enti del turismo, Comuni e Unioni, operatori turistici, categorie economiche, gruppi e associazioni, cittadini e istituzioni culturali verso la valorizzazione delle comunità del quadrante nord-ovest della Città metropolitana di Torino, e che tenga in conto della presenza della ferrovia Torino-Ceres come trait-d’union infrastrutturale, storico, tecnico e paesaggistico.”
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