Cronaca
Si cerca il cacciatore che ha ucciso i cani Argo e Fiamma: non è stato un incidente
L’invito a chiunque sia in possesso di informazioni utili alle indagini, cacciatori inclusi, è di collaborare con le forze dell’ordine affinché lo sparatore sia individuato e sanzionato per il reato commesso
PINEROLO – Sabato 9 dicembre scorso, sulle montagne di Perrero, in Val Germanasca, due cani a passeggio con il loro proprietario sono stati uccisi a fucilate da una persona che, si presume, fosse un cacciatore. Uno dei due cani è morto immediatamente sul posto mentre il secondo è deceduto nella clinica veterinaria in cui è stato immediatamente portato nel disperato tentativo di salvarlo, ferito gravemente sul dorso.
La Lac, Lega per l’Abolizione della Caccia sezione di Pinerolo, ricorda che in questo periodo, in valle, la caccia è aperta e la montagna è frequentata da cacciatori intenti soprattutto a praticare la caccia di selezione agli ungulati.
Non è chiaro il motivo degli spari diretti ai cani ma, certamente, il fatto che siano stati uccisi entrambi, e con due fucilate consecutive, esclude l’uccisione accidentale per errore di tiro (caso che sarebbe comunque molto grave).
Il proprietario dei cani (Argo e Fiamma), gestore del Rifugio Lago Verde, è riuscito a vedere l’uomo che ha sparato e, dall’abbigliamento che questi indossava, si suppone che fosse un cacciatore, probabilmente a caccia di cervi.
“Il fatto è di una gravità sconcertante – dice la LAC – e ripropone problema gravissimo della sicurezza di chiunque frequenti i luoghi aperti durante la stagione di caccia la quale, a seguito di plurimi aggiustamenti normativi, si protrae con continuità quasi perfetta durante tutto l’anno.
L’invito che la LAC Pinerolo rivolge a chiunque sia in possesso di informazioni utili alle indagini, cacciatori inclusi, è di collaborare con le forze dell’ordine affinché lo sparatore sia individuato e sanzionato per il reato commesso”.
“Pur esprimendoci da una posizione di contrarietà all’attività venatoria, – chiude la LAC – riteniamo che sia interesse degli stessi cacciatori non annoverare tra le proprie fila persone che si comportano con tale inaudita crudeltà”.
La LAC Pinerolo resta a disposizione per eventuali segnalazioni di situazioni di pericolo derivanti dall’attività venatoria all’indirizzo lacpinerolo@abolizionecaccia.it
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese