Piemonte
In un capannone a Fano ci sono milioni di ricette mediche dei pazienti del Piemonte
Sono ferma dal 2020 in attesa di essere digitalizzate, ma la società che ha vinto l’appalto è fallita
TORINO – Milioni di ricette mediche cartacee dei pazienti del Piemonte sono da anni accatastate in scatoloni in un capannone a Fano. Sono lì dal 2020 per essere digitalizzate ma la società che avrebbe dovuto effettuare l’operazione è fallita nel 2022 ed ora il materiale (che ovviamente è tutto fatto di dati sensibili) è in attesa di essere trasferito in un altro magazzino, quello della nuova azienda che si è aggiudicata l’appalto.
Lo Spiffero ha provato a ricostruire la vicenda:
È il 2018 quando la Regione governata dal centrosinistra con presidente Sergio Chiamparino e assessore alla Sanità Antonio Saitta, attraverso Scr, la società di committenza regionale, bandisce una gara per l’“affidamento del servizio di registrazione ed elaborazione dei dati contenuti nelle prescrizioni farmaceutiche delle aziende sanitarie”. In sostanza si tratta di digitalizzare un’enorme montagna di ricette, inserirle in un archivio informatico per tenerne più agevolmente traccia e per avere disponibili i dati su cui misurare la spesa sanitaria, da quella complessiva fino a quella per singolo medico o paziente. Un servizio per cui la Regione mette sul piatto, per due anni, 3 milioni e 700mila euro. A giugno del 2020 l’appalto viene affidato al raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla mandataria Record Data srl di Fano e mandante Plurima spa con sede a Milano. Il bando prevede, tra l’altro, la possibilità di raddoppiare il periodo dell’appalto con un esborso previsto complessivo di poco meno di 8 milioni e mezzo. Non succederà.
Gli scatoloni con le ricette partono per le Marche, la Record Data sollecita i pagamenti alla Regione Piemonte ma ben presto si scopre che l’azienda in questione è in grosse difficoltà finanziarie. Poi arriva il Covid e la situazione peggiora. Il lavoro di digitalizzazione non è mai cominciato.
Nel dicembre 2022 arriva il fallimento e la Regione Piemonte (sborsando altri soldi) deve risolvere la questione.
Ancora Lo Spiffero:
Il 20 dicembre aggiudica in via d’urgenza un appalto ponte per 4 mesi prorogabili a una nuova ditta, la Datamanagement Italia di Pomezia e per una parte alla Plurima spa, tutto mentre si è già provveduto a bandire una nuova gara. Lo scorso 26 aprile sempre Scr affida un ulteriore servizio alle ditte. Riguarda proprio quell’enorme quantità di materiale stivato nei magazzini della ditta finita in liquidazione. In termini tecnici si tratta del “recupero fisico delle prescrizioni farmaceutiche delle aziende sanitarie giacenti presso il deposito di Record Data srl sito in Fano”. Costo previsto: 25mila euro da ripartire tra le Asl.
La situazione, ad oggi, non è ancora risolta. Molti soldi sono stati spesi e milioni di ricette cartacee sono ferme in un magazzino in attesa di essere digitalizzate.
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