Società
Una storia di violenza domestica, Alessia dagli abusi del padre ad autrice di un libro e protagonista di una canzone di Laura Pausini
La cantante spiega anche il rapporto che si è creato negli anni con Alessia, una sua fan che le aveva scritto per chiedere aiuto
TORINO – Durante le presentazioni del suo nuovo album “Anime parallele” la cantante Laura Pausini ha raccontato la storia legata al brano Flashback che narra la vicenda vera di Alessia una ragazza torinese che ha subito violenza domestica da parte del padre.
Racconta la Pausini:
È la storia di una ragazza minorenne che subiva violenza domestica da parte del padre. Si chiama Alessia. È riuscita a uscire dalla situazione una volta diventata maggiorenne. Adesso ha due figli, è riuscita a ricostruire una sua famiglia. Ma è chiaro che il passato non si cancella.
La cantante spiega anche il rapporto che si è creato negli anni con Alessia, una sua fan che le aveva scritto per chiedere aiuto. E Laura non si era tirata indietro. Aveva chiamato a più riprese le forze dell’ordine quando Alessia le aveva chiesto aiuto e ha mantenuto un rapporto nel tempo anche ora che la ragazza è diventata una donna, si è costruita una famiglia e vive in Veneto. Laura ha chiamato Alessia per realizzare con lei e altri le foto che corredano quello che è un concept album e cd.
Alessia è ora una donna di 40 anni che ha costruito un percorso su quanto le è accaduto, che ha lavorato come infermiera nel reparto oncologico delle Molinette e poi ha seguito il marito con la famiglia nei suoi spostamenti professionali.
La ripartenza dal buio è ora un elemento fondamentale della sua vita:
Il mio compito oggi ed il mio obiettivo sono quelli di diffondere il più possibile un messaggio che possa incitare alla ricerca di quella luce che io ho incontrato in Laura anni fa… non solo ma tutti noi possiamo divenire quella luce per chi vive nel baratro della violenza. Laura è stata per me ,indubbiamente quella mano tesa per tenermi forte in situazioni drammatiche nelle quali ho pensato più di una volta che forse sarebbe stato meglio non esistere. Avevo bisogno di aggrapparmi ad una figura femminile che mi vedesse … che mi sentisse… mentre sulla mia vita in quegli anni calava il buio e mentre mia mamma , pur mettendocela tutta, non riusciva a trovare i mezzi per proteggere se stessa e le sue due figlie e mentre attorno a noi vigeva purtroppo forte quel velo d’omertà che rendeva quella situazione ancora più complicata.
Alessia ha anche raccontato la sua storia in un libro intitolato L’eco della tua voce, un tentativo riuscito di scrivere per provare a curare le proprie ferite e per rinascere, ma anche per raccontare la figura di sua madre che purtroppo non c’è più, portata via da un tumore.
Il suo libro si presenta così:
La testimonianza di un passato che, mescolandosi al presente, ha condotto una figlia verso l’obiettivo di riportare alla luce quella moltitudine di ricordi legati al tema sociale della violenza domestica, infantile e psicologica. Un tentativo analitico, oltre che introspettivo, di guardare a tutto ciò che ha circondato una bambina, divenuta poi adolescente accanto alla propria madre. Qui si cela l’esempio di come, nel bel mezzo di un mare in tempesta, due mani tese possano fare la differenza. Una vita come tante, ma al tempo stesso differente, colma di lati oscuri e di ostacoli, che hanno dato origine ad una donna dalle infinite sfumature. Così, immergendosi fra i ricordi e rituffandosi in quel sollievo che due braccia hanno offerto quando tutto sembrava impossibile, ci si rincontra tra le pagine di un libro in cui si contrappongono tristezza e gioia… paura e coraggio… morte e vita. Ma questo è anche il racconto di una rinascita, oltre che un mezzo attraverso il quale si tenta di comunicare con l’anima, senza dimenticarsi delle proprie radici.
Racconta Alessia:
Il libro mi ha dato l’opportunità di conoscere le storie di tante donne che, come me, hanno subìto violenza in contesti familiari . Spero di aver trasferito loro un messaggio di speranza: Non siete sole. Una mano tesa, di questo ha bisogno chi subisce violenza.
E il 3 novembre è nata l’associazione l’Eco della tua voce, come il titolo del libro, che verrà presentata il 30 novembre a Oggiona Santo Stefano in provincia di Varese.
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