Cronaca
Uccise la madre a martellate: 23enne condannato all’ergastolo
La Corte non ha ravvisato elementi per chiedere una perizia su una patologia di carattere psichiatrico
TORINO – Imran A., giovane di 23 anni, che ha ucciso a martellate la madre, è stato condannato all’ergastolo. Il 23enne l’aveva fatto per futili motivi: secondo la ricostruzione del pm Giorgio Nicola, la donna gli aveva semplicemente chiesto di smettere di “stare al cellulare tutto il giorno” e di cercare un lavoro. Decisiva la ricostruzione della sorella di Imran, sentita via whatsapp in aula. “La ragazza – ha ricordato il pm – era in bagno, ha sentito le urla della madre ed è uscita. Il fratello ha colpito la donna con un martello sei o sette volte alla testa e poi le ha tagliato la gola con un coltello”.
La Corte non ha ravvisato elementi per chiedere una perizia su una patologia di carattere psichiatrico anche se per la difesa, sostenuta dall’avvocato, Simona Bertrand, si trattava di un “malessere” il fatto di non trovare lavoro, che può portare a “depressione” e “disagio”.
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