Lezioni sospese a Palazzo Nuovo occupato: ecco gli accordi tra UniTo, PoliTo e Israele

TORINO – Lezioni sospese a Palazzo Nuovo: l’università non può più ignorare la questione israelo-palestinese. Dopo l’occupazione di ieri sera, il gruppo di 300 studenti ha ribadito la propria fermezza nel far entrare la questione geopolitica all’interno degli atenei che devono, secondo i manifestanti, prendere una posizione politica. Alle 14 di oggi, il comitato “Studenti per la Palestina” afferma che non ci saranno lezioni per il resto della giornata.

Perché si manifesta?

Con la bandiera della Palestina che campeggia davanti alle finestre di Palazzo Nuovo, gli studenti chiedono che cessino tutti gli accordi tra UniTo e le università israeliane; in questa prospettiva si farebbe pressione sullo Stato di Israele, boicottando il suo sistema di istruzione.

Gli accordi in vigore tra UniTo e la Ben-Gurion e il Technion-Israel Institute

Il primo patto è stato siglato nel 2017 dal Dipartimento di Management di UniTo e la Ben-Gurion University of
the Negev (Israele). Prevede un progetto di “sviluppo di attività di ricerca congiunte, scambio di studenti, docenti e
ricercatori negli ambiti di Agraria, Psicologia, Medicina, Management”.

Il secondo è l’accordo di collaborazione con il Technion-Israel Institute of technology di Israele.

L’accordo PoliTo-Technion Israel Institute di Haifa

Anche il Politecnico ha sottoscritto l’accordo con l’ateno israeliano “Technion – Israel Institute of Technology” di Haifa. L’obiettivo del progetto è approfondire il campo dell’ingegneria applicata alla medicina; qui il documento del patto, redatto dal Politecnico di Torino.

Non solo studenti

Alla richiesta di cessate il fuoco hanno aderito in modo ufficiale anche 137 docenti di tutte le università del Piemonte. Tra questi ci sono 61 professori e professoresse di UniTo e 45 del Poltecnico.

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