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Cultura

Torino è sempre più la città dell’arte contemporanea

Grande successo per la settimana dell’arte contemporanea a Torino

Gabriele Farina

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TORINO – Si è chiuso con grande soddisfazione di pubblico e gallerie la settimana dell’arte contemporanea a Torino. Artissima, Paratissima, The Others e gli altri vari appuntamenti sul territorio cittadino hanno visto la partecipazione di molti appassionati e di curiosi. Soddisfacente anche dal punto di vista delle vendite per collezionisti e gallerie.

Artissima

La trentesima edizione di Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea, la kermesse torinese dedicata all’arte contemporanea e diretta per il secondo anno da Luigi Fassi, si è conclusa con 34.000 visitatori, superando il dato di affluenza delle ultime edizioni e collocando la fiera tra gli appuntamenti d’arte contemporanea imprescindibili a livello mondiale.

Nel suo trentesimo anniversario, Artissima riconferma il proprio carattere di fiera sperimentale, di ricerca e cutting-edge attraverso la realizzazione di iniziative specifiche, capaci di amplificare le potenzialità della fiera di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori tra i più interessanti sulla scena internazionale. L’edizione 2023, la seconda con il patrocinio del Ministero della Cultura, capitalizza anni di scoperta, ricerca e relazioni per rivolgere uno sguardo sempre innovativo e dinamico al futuro, rinnovando il proprio impegno nella valorizzazione di talenti emergenti e gallerie sperimentali.

Artissima 2023 ha visto per il dodicesimo anno gli spazi dell’Oval Lingotto di Torino accogliere le quattro sezioni consolidate della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Disegni, a cura di Irina Zucca Alessandrelli, Present Future, a cura di Maurin Dietrich e Saim Demircan, Back to the Future, a cura di Defne Ayas e Francesco Manacorda – ospitate anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over, realizzata con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.

Il tema della trentesima edizione, Relations of Care, si è ispirato a un concetto sviluppato in un recente saggio dell’antropologo brasiliano Renzo Taddei, Professore di Antropologia presso l’Universidade Federal de Sao Paulo in Brasile. Dedicato a formulare un’ipotesi di superamento delle crisi del nostro tempo prendendo ispirazione dal pensiero indigeno amazzonico, il saggio punta i riflettori sulla cura dell’ambiente e della natura circostante come elementi fondamentali alla sopravvivenza e primo passo per riprendere contatto con altre forme di conoscenza e convivenza, generando così nuove possibili relazioni di cura.

I numeri di Artissima 2023

34.000 visitatori in 4 giorni di apertura.
181 gallerie, di cui 39 che hanno esposto per la prima volta; 33 Paesi rappresentati in fiera; 68 progetti monografici; 11 premi, riconoscimenti e supporti, cui si aggiungono 2 fondi assegnati.

Le 7 sezioni in fiera, che includono le 3 curate da board di curatori internazionali, hanno portato all’attenzione del pubblico circa 1.500 opere.

The Others Fair

Ottimi anche i numeri della XII edizione di The Others Fair, la fiera dedicata all’arte contemporanea emergente del panorama dell’Art Week Torinese. “Sono stati oltre il 20% in più di pubblico per questa edizione 2023. È stata l’edizione con il più alto numero di visitatori di sempre, nonostante si sia chiuso alle 21 anziché a tarda notte” è questo il commento di Roberto Casiraghi e Paola Rampini, fondatori di The Others Fair.

La location scelta, il Padiglione 3 di Torino Esposizioni progettato da Pier Luigi Nervi, ha ospitato inoltre per l’ultima volta la fiera permettendo la realizzazione di un display espositivo cosmico per esplorare l’universo dell’arte contemporanea. Non è mancato anche l’invito a fare esperienza diretta dell’arte attraverso il gioco, con l’“InterstellArt Cup” il campionato di biliardino a cui hanno partecipato galleristi, artisti, curatori, collezionisti e giornalisti con un premio vinto da due artisti del gruppo Cuicuocua (The Game Gallery)..

Oltre 70 gli espositori presenti in fiera provenienti da Argentina, Austria, Francia, Germania, Lituania, Perù, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e Svizzera, oltre che dall’Italia, a partire da Torino (con la presenza di 5 realtà indipendenti) fino a Palermo attraverso gallerie, spazi non profit e artist run space. Particolarmente forte quest’anno la presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est.

Tra le novità di quest’anno al Padiglione 3 di Torino Esposizioni: 4 performance artistiche proposte da altrettante gallerie, italiane e internazionali, che hanno coinvolto il pubblico in un’esperienza dell’arte sempre più sensoriale e partecipata. Ma non solo, anche un programma di talk curato dall’art sharer Elisabetta Roncati con un’Arena che ha coinvolto oltre 30 ospiti per discutere e confrontarsi sull’arte contemporanea sui temi dell’attivismo, delle nuove tecnologie, del gender e della queerness.

La qualità della proposta artistica di questa XII edizione è stata particolarmente apprezzata grazie alla varietà dei linguaggi in un confronto artistico intergenerazionale che riconferma The Others come piattaforma di incontro, di scambio e di dialogo che da sempre si contraddistingue la fiera per la sua vocazione provocatoria, eclettica e internazionale, in grado di sprigionare energie creative sempre nuove.

La XII edizione ha riflettuto sui grandi temi d’attualità a partire dal focus su Iran e libertà, inadeguatezza e disagio, legame con il territorio di appartenenza e le proprie tradizioni, incontro tra arte visiva e altri linguaggi creativi, l’approfondimento sul linguaggio della fotografia contemporanea, all’ambiente e ai suoi elementi ed una sezione dedicata allo sguardo al femminile.

Anche in questa edizione 2023, The Others Art Fair è riuscita nel proprio intento di dare spazio e visibilità alle realtà emergenti, rompendo gli schemi grazie a un format unico e indipendente che continua a sostenere il fondamentale dialogo tra pubblico, arte e territorio.

I premi di The Others

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal “Premio Comitato PDA Amore e Colore” vinto da Felicija Dudoit presentata Contour Art Gallery di Vilnius (Lituania).

Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, ha scelto Simone Negri con “Accadimento #149” proposto da Eshgallery e l’artista Koro Ihara con l’opera “Dyeing green #0” della galleria d’arte Faber da inserire nell’ambito della “Collezione Operæ”.

Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes, è stato assegnato a Fausto Gilberti della Wizard Gallery e ad Andrea Fiorino di A.more Gallery. Questo premio dà ai vincitori la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

Spazio 88, società di servizi ha deciso di premiare Glenda Costa di Crumb Gallery per l’opera “Visioni notturne in un limoneto” e Giulia Sfernazza della galleria d’arte Faber con “Frammenti”. Il premio di acquisizione è rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

“Prospettiva Insulare” ha scelto per la residenza a Tenerife rivolta a un artista under 35 residente in Italia Wang Yuxiang di Dose Art di Shanghai. L’artista sarà ospitato per due settimane nello spazio che Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife.

Behnoode Foundation per il suo premio di acquisizione ha scelto tre opere ovvero “Swim Till I Sank” di Gabriele Stabile della galleria Raw Messina, “Hex for the swarm” di Catherina Cramer e Giulietta Ockenfuss della galleria Mouches Volantes, ed “Efebo Stellina 4” di Elisa Marino della galleria Young Volcano.

Infine è stato consegnato il premio Zenato Academy per la fotografia contemporanea al milanese ventiduenne Giacomo Erba per l’opera “Rizoma” (2022) della galleria Stayonboard.

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