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Il sindaco di Alba omaggia i caduti delle due guerre mondiali con una corona d’alloro

L’evento si è aperto con la celebrazione della messa solenne da parte del vescovo monsignor Marco Brunetti che, nella giornata in cui si onorano tutti i Santi, ha voluto anche ricordare le persone defunte

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il sindaco di alba carlo bo depone una corona d'alloro per i caduti delle due guerre mondiali

ALBA – Ieri, mercoledì 1° novembre, il sindaco Carlo Bo ha deposto una corona di alloro sul monumento che ricorda i caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale nel Campo della Memoria, all’interno del cimitero monumentale.

 Alla cerimonia hanno partecipato anche gli assessori Lorenzo Barbero e Massimo Reggio, i consiglieri Elena AlessandriaAnna Chiara CavallottoAlberto GattoWilliam Revello e Mario Sandri. Oltre al Gonfalone della Città di Alba, erano presenti gli stendardi delle associazioni locali militari e di protezione civile.

L’evento si è aperto con la celebrazione della messa solenne da parte del vescovo monsignor Marco Brunetti che, nella giornata in cui si onorano tutti i Santi, ha voluto anche ricordare le persone defunte.

Dopo la celebrazione liturgica, i presenti si sono spostati nel Campo della Memoria, per rendere omaggio a tutti i caduti delle due Guerre mondiali.

Il sindaco Carlo Bo: “Si contano 70 milioni di morti nell’arco dei due conflitti mondiali, anni davvero bui della nostra storia. La lotta partigiana ci ha dato una possibilità di riscatto. Gruppi molto eterogenei tra loro che appartenevano a ideologie diverse, ma che avevano un unico obiettivo comune. Hanno sacrificato le loro vite per dare a noi la pace, la democrazia e, soprattutto, la speranza di affrancarci dal ventennio fascista che ha umiliato l’Italia intera. Anche Alba ha scritto la sua pagina eroica con i 23 giorni da città libera. Oggi, però, nel mondo si contano ancora 61 conflitti e tantissime, troppe, vittime. Le guerre sono sempre una grande sconfitta e tutti noi dobbiamo diventare operatori di pace nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nei nostri Paesi. Solo così possiamo riuscire a costruire un mondo migliore”.

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