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Piemonte

Il Piemonte dalla A alla Z: una fotografia imperfetta della regione

Un piccolo prontuario per ri-scoprire il territorio subalpino

Sergio Lanzillotta

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A

Arbitraria: la scelta delle parole utilizzate. Spunti di riflessione e caratteristiche della regione. Problemi sociali e questioni economiche. Sport. Cultura ed enogastronomia. Poca politica, tante eccellenze. Una fotografia imperfetta del Piemonte.

B

Bagna càuda. La regina della cucina del Piemonte.  Più che un piatto, un simbolo della tradizione. Originaria del Basso Piemonte, la Bagna càuda è la più tipica delle ricette piemontesi: una preparazione con acciughe, olio e aglio servita come intingolo per le verdure fresche della stagione autunnale. Da consumare rigorosamente con il fojòt.

C

Carnevale. C’è chi usa coriandoli colorati. A Ivrea si lanciano le arance: una vera e propria battaglia che si svolge per tre giorni nelle principali piazze della città.

In quella che Olivetti in passato rese la patria delle macchine per scrivere, da calcolo e dell’elettronica, nasce il più antico carnevale d’Italia. Un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita a una serie di eventi, celebrazioni e rappresentazioni dal forte valore simbolico: una grande Festa Civica caratterizza per il complesso cerimoniale, durante la quale la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un episodio di affrancamento dalla tirannide che si fa risalire al Medioevo.

Da vedere almeno una volta.

D

Diabete. Ai piemontesi piace lo zucchero. Forse troppo. Dati alla mano, secondo l’Italian Diabetes Barometer Report, ogni anno in Piemonte vengono poste  circa 25mila nuove diagnosi di diabete. Fenomeno acuitosi nel post pandemia. In Piemonte il numero di soggetti diabetici è stimabile attorno a 300mila. La prevalenza del diabete nel 2022 è risultata superiore alla media nazionale. Il tasso di ospedalizzazione per diabete non complicato e diabete con complicanze è – fortunatamente – nettamente inferiore in confronto al dato nazionale. Il tasso standardizzato di mortalità per diabete è inferiore al dato nazionale.

E

Egizio. “Il museo più antico, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica”, potrebbe recitare una definizione de La Settimana Enigmistica. Tra squilli di trombe e la Marcia Trionfale dell’ “Aida” il Museo Egizio di Torino è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo.

Non per nulla nel 2013 è stato inserito dal quotidiano britannico The Times nella classifica dei 50 migliori musei del mondo.

Applausi.

F

Fiat. L’acronimo è desueto: non brilla più neanche sulle vetture. Un po’ come fare il raffronto lira/euro con un adolescente. Per un ventennio maggior casa produttrice di automobili del continente europeo e terza a livello mondiale, dopo le statunitensi General Motors Co. e Ford Motor Co.

Sono lontani i tempi della Topolino e della 1100. Del boom economico. Dell’auto per tutti. Ora c’è l’inquinamento. L’elettrico e l’ibrido. L’idrogeno. C’è Stellantis: che d’italiano mantiene per il momento il presidente. Con sede nei Paesi Bassi e la produzione in ventinove Paesi situati tra Europa, America, Africa e Asia, è il 5 produttore mondiale di autoveicoli.  Gli utili ringraziano. Il ragionier Fantozzi un po’ meno.

G

Gianduja. I golosi non sanno farne a meno; gli eccentrici la indossano. Da una parte un impasto di cioccolato a base di cacao e nocciole religiosamente del Piemonte. Dall’altra una maschera piemontese, incarnazione del contadino rozzo di modi, di lingua arguta e di cuore generoso, dall’espressione sempre allegra e sorridente, divenuta poi, nel periodo risorgimentale, simbolo della fermezza del popolo piemontese e del suo meditato ardimento nell’ora del pericolo.

Il primo ha dato alla luce il Gianduiotto, l’omonimo cioccolatino che pare sia stato il primo nella storia a essere incartato.

Del secondo non si conosce la prole. Tanto meno i seguaci: un vero e proprio popolo di mattacchioni.

H

Heidegger. Autore di Essere e Tempo il pensatore tedesco ha notevolmente influenzato Gianni Vattimo, filosofo torinese recentemente scomparso all’età di 87 anni. Vattimo è legato a filo doppio al Pensiero Debole, che per lui è la chiave per la democratizzazione della società, la diminuzione della violenza, e la diffusione di pluralismo e tolleranza.

Omosessuale dichiarato, Vattimo si è speso sempre in prima persona per il miglioramento della società. R.i.p.

I

Idrogeno. Ben otto record per Blizz Primatist Hybrid, l’autovettura di ultima generazione, progettata e realizzata da un team tutto italiano coordinato dall’imprenditore e pilota torinese Gianmaria Aghem. La monoposto, con motore a propulsione elettrica e a idrogeno, è stata  progettata con l’obiettivo di ridurre al minimo i pesi e consentirle di rientrare nella classe 1 al di sotto dei 500 kg. Una scheggia che in uno degli 8 record mondiali ha percorso 100 miglia a una media di 248,74 chilometri orari.

J

Juventus. Qui siamo scontati: un po’come la pioggia il lunedì dell’Angelo (Covid permettendo). Non si può parlare di una squadra di calcio in modo imparziale: non lo faremo. Ci limitiamo a sottolineare che il club bianconero è quello con maggior tifosi in Italia. Meritati o meno non ci interessa: ci limitiamo a dare i numeri!

K

Kappa Futurfestival di Torino. Per il decennale di uno tra i festival più internazionali d’Italia sono stati infranti tutti i record: 90mila appassionati di club culture provenienti da oltre 110 nazioni diverse, tra cui Polinesia Francese, Martinique, Sri Lanka, Antille Olandesi, Seychelles. Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio 2023 Torino è stata la capitale della musica elettronica:  una tre giorni con una programmazione di grandissimo livello con i nomi più acclamati della scena mondiale che conferma Kappa FuturFestival un punto di riferimento.

L

Leggende. Il territorio piemontese ne è intriso. Fascino e magia. Occultismo ed esoterismo.  Tante le storie da raccontare. Troppe. A cominciare dal capoluogo. Torino è stata definita la Città Magica proprio per quanto è da sempre legata ai culti esoterici, essendo una delle città facente parte del triangolo della magia nera, con San Francisco e Londra, e della magia bianca, assieme a Praga e Lione.  Quest’ultima, a 235,49 km di distanza in linea d’aria, condivide con la città all’ombra della Mole anche il Tav: sembra magia, invece è fantascienza!

M

Morti sul lavoro. Tanti. Troppi. Dati alla mano il Piemonte è nella top 10 delle regioni in cui si muore di più: con 27 casi su 1 milione 785 mila 319 occupati annuali, quella piemontese è la 9° in classifica. Gli abitanti delle otto province quindi si trovano in una zona “arancione” ovvero con un indice di mortalità che oscilla tra l’1 e l’1,25.

N

Nocciole. Quella piemontese è Tonda Gentile Trilobata”: coltivata nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Una gemma che  a partire dal 1993 può fregiarsi della denominazione IGP. Per non farsi mancare nulla poi nel 2019 la Gentil nocciola ha ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento, nel proprio disciplinare, della menzione geografica “Langhe” per identificare quella prodotta nell’areale piemontese comprendente una selezione di comuni delle alte colline Unesco. Chapeau

O

Ospedali. In un momento storico in cui i tagli forsennati (insensati?) alla Sanità precludono l’accesso alle cure ai più bisognosi in Piemonte spiccano rare eccellenze: è il caso dell’ospedale S. Croce e Carle di Cuneo  e dell’ospedale Ordine Mauriziano di Torino inseriti nella classifica dei migliori ospedali italiani stilata da Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) che fa capo al ministero della Salute.

Finiti gli applausi voltiamo la moneta: tempi d’attesa biblici di interventi per tumori  all’ospedale San Luigi Gonzaga di Torino e il S.S. Antonio Biagio, Cesare e Arrigo di Alessandria: bocciati.

Chi crede, preghi. Gli altri sperino: di non ammalarsi. Mai!

P

Po. E’ il caso di dirlo: alle volte le dimensioni contano. Protagonista indiscusso, il Po, con i suoi 652 Km, è il fiume più lungo interamente compreso nel territorio italiano. Non solo: è quello con il bacino idrografico più esteso (74.970 km2) e con la massima portata alla foce. Nasce sul Monviso in Piemonte e attraversa altre tre regione. E 13 province.

Q

Quadrilatero. Luogo di grande interesse storico e culturale. Cuore pulsante della vita notturna. Teatro di musica live nelle strade, con spettacoli ed iniziative durante la Festa della Musica di Torino.

Il Quadrilatero Romano è uno dei quartieri più antichi e affascinanti di Torino. Riqualificato sul finire degli anni Settanta del ‘900 è un affresco senza tempo che racconta  l’insediamento romano di due millenni fa e lo stupore dei turisti di oggi. Che dopo aver gustato un bicerin, aver scorto il Duomo di Torino, la Sindone e la chiesa della Consolata, possono immergersi nei colori e la multiculturalità del Ballon e nel mercato di Porta Palazzo.

R

Riso. Spesso i tesori più grandi sono racchiusi in piccolo scrigni. Il cereale in assoluto più consumato dalla popolazione umana. Una perla nel cuore del Piemonte,  regione più risicola d’Italia con il 50% della superficie nazionale a riso. Dati alla mano il Piemonte comprende circa 70 mila ettari in Provincia di Vercelli, oltre 30 mila in provincia di Novara, 8 mila in provincia di Alessandria, 4 mila in provincia di Biella ed alcune piccole coltivazioni in provincia di Cuneo e Torino. Non solo: in Piemonte c’è l’unica DOP italiana del riso, il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.

In Baraggia è nato uno dei più famosi risi italiani da risotto, il riso Arborio.  In Piemonte le varietà incluse nella DOP sono oltre all’Arborio il Carnaroli, Baldo, S. Andrea, Balilla, Gladio e Roma.

S

Smog. “Quando c’è la nebbia…non si vede”, ironizzava Totò. In questo caso il parallelo non regge: in Piemonte lo smog si vede. Persino dallo spazio. Ne sa qualcosa la città di Torino che anche quest’anno, nella classifica Mal’Aria di Legambiente, ha conquistato il triste primato di città più inquinata d’Italia. Meglio non va ad Asti, terza classificata e nelle città di Vercelli e Alessandria che hanno alti livelli di smog.

Polemizzando: se il problema lo si affronta solo con i divieti per la circolazione è l’ora di iniziare a fare scorta di mascherine prima che finiscano. Covid docet.

T

Tartufo. Il Piemonte è la più importante zona di produzione di tartufo bianco in Italia, primo Paese produttore ed esportatore al mondo del Tuber Magnatum Pico.

 Il tartufo costituisce una tra le più importanti risorse economiche regionali.

Per via della loro conformazione geografica in Piemonte è più diffuso ad Alba, nelle Langhe in provincia di Cuneo, nella provincia di Asti, in quella di Alessandria – più precisamente le valli Curone, Grue, Ossona e Borbera – e in una parte della città metropolitana di Torino.

Il tartufo è un prodotto tradizionale, perché impossibile da ricreare fuori dal suo ambiente naturale: a quando una visita in Piemonte?

U

Unità. Quella italiana avvenne nel 1861. Il marzo di quell’anno Torino venne incoronata capitale del Regno d’Italia. All’appello mancava lo Stato Pontificio, il Trentino, l’Alto Adige, la Venezia Giulia e l’Istria –  bisognerà aspettare il 1919 –   ma già si delineava l’unità territoriale del Belpaese. Oggi la città all’ombra della Mole si fregia di essere somma città della cultura, dello sport , dell’arte, del cibo, del cinema.  Financo della musica. Dal 1861 al 1865, però, capitale lo fu per davvero. Ricordi e rimpianti.

V

Vino. Dal Barolo al Barbaresco, passando dalla Barbera al Dolcetto. Senza dimenticare i bianchi: Moscato, Chardonnay, Arneis, Erbaluce (l’elenco potrebbe continuare). Il Piemonte è una delle regione italiane che pur non primeggiando nella produzione, ha saputo imporre le sue eccellenza sia in patria che all’estero. Non a caso il Consiglio Nazionale di Città del Vino  ha indicato l’Alto Piemonte Gran Monferrato quale candidato a Città Europea del vino per l’anno 2024. Non solo: ad oggi il Piemonte mantiene il record del vino italiano più costoso: non sveleremo la cantina ma, ovviamente, si tratta di un Barolo. Prosit.

W

Western. L’immagine è quella di Sentieri Selvaggi di John Ford, in cui John Wayne tiene tra le braccia Natalie Wood. E’ questa immagine del film western americano, considerato dall’American Film Institute il 12esimo film nell’elenco dei migliori film statunitensi di tutti i tempi, che Ugo Nespolo ha deciso di creare per l’edizione 2023 del Torino Film Festival.

Nell’immagine realizzata per la 41esima edizione Ugo Nespolo celebra al contempo l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, vera e propria icona del cinema western, nel 60esimo anniversario dell’uscita di Donovan’s Reef (I tre della croce del sud).

X

XXL. I piemontesi si stanno allargando. Fisicamente. Una persona su 4 in Piemonte è obesa. Certo il fenomeno è più evidente nelle regioni del Sud ma è in costante aumento in tutta la Penisola.  Secondo i dati 2020/2021 del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) il 28% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni in Piemonte  è in sovrappeso; il 10%  è obeso. Che dire: è ora di mettersi in forma!

Y

Yatch. Sebbene non sia un atollo in Piemonte troviamo la prima azienda al mondo costruttrice di super yacht oltre i 24 metri. Si tratta del Gruppo Azimut /Benetti (con sede principale  ad Avignana) incoronato dalla rivista Boat International per la 23esima volta produttore mondiale di superyacht. Non per nulla quest’anno la Camera di Commercio di Torino ha eletto “Torinese dell’anno” Paolo Vitelli, fondatore del gruppo.

Z

 Zabaglione. Come un buon pasto in una storica Piola di Torino  – si spera – non si può che concludere col dolce. Senza questionare sull’origine, ci basta sapere che lo zabaglione dal 2015 rientra tra i prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi. Di soli tre ingredienti, tuorlo d’uovo, zucchero e vino liquoroso, è una preparazione facile ma allo stesso tempo fortificante e  rinvigorente.

Una sferzata d’energia per iniziare la giornata. O per rinvenire dopo questa lettura!

Immagine di Freepik

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