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Cronaca

Truffa online, “Se avessi investito in Amazon ora sarei ricco”: la Polizia di Torino sequestra un sito web

I cyber criminali creavano banner falsi per incentivare gli utenti ad inserire il loro numero di cellulare, per poi proporre loro dei piani di investimento in criptovalute

Sandro Marotta

Pubblicato

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TORINO – Abusivismo finanziario e truffa aggravata per aver cercato di estorcere dati personali: questa l’accusa che la Polizia Postale di Torino ha avanzato contro i gestori di un sito web che metteva in atto una procedura di falso trading online.

La procedura

I cyber criminali costruivano dei banner che richiamavano nomi di aziende note (come Amazon e simili) incoraggiando gli utenti a cliccarci sopra e inserire i propri dati personali. Queste informazioni venivano raccolte da società che, attraverso dei centralini telefonici, richiamavano i numeri di cellulare degli utenti, proponendo loro  dei piani di investimento in criptovalute. Come effetto di realtà, il sito web inseriva anche delle finte chat di Whatsapp.

Il fenomeno delle frodi online

Nel territorio di Torino e provincia, fino ad ottobre 2023, sono stati rilevati 166 casi di frode con un danno di 5 milioni di euro complessivi per gli utenti.

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