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La storia di Giuseppe Sapetti detto Pluto straccivendolo a Torino

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Lo straccivendolo Giuseppe Sapetti detto Pluto è stato un personaggio della Torino di inizio ‘900 immortalato in una fotografia di Mario Gabinio.

Pluto trovava viveva in una fatiscente stanza del Borgo Rubatto ai piedi della collina lungo il Po, terra di lavandai e barcaioli. Pluto faceva commercio di cenci quelli che ai tempi si chiamavano strasè e passavano nelle vie urlando  straseeeè. Giuseppe Sapetti viveva in una apparente povertà,  amava il vino e a volte esagerava con la bottiglia.

Una mattina venne rinvenuto cadavere nel suo letto e fu necessario provvedere al funerale di povertà per la sua apparente impossibilità a pagare le sue esequie.
Quando vennero per portare via le sue cose ci fu una grande sorpresa: sotto il suo letto era depositata una notevole quantità di bottiglie e dentro ad ogni bottiglia erano arrotolati e ordinati centinaia di biglietti di banca di piccolo taglio.

Si cercò allora qualche parente per questa inattesa eredità ed alla fine la somma fu versata ad un ente che si occupava di supportare i poveri.

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