Seguici su

Cittadini

“Io, studente della Bocconi, pendolare tra Torino e Milano per aggirare il caro affitti”

Tra gli studenti torinesi sono sempre di più coloro che scelgono il pendolarismo di fronte ai costi lievitati di Milano

Sandro Marotta

Pubblicato

il

TORINO – L’aumento del costo della vita, degli affitti e dello studio sta generando un’opzione inedita tra gli/le studenti: viaggiare da Torino a Milano come pendolari tutti i giorni. Quotidiano Piemontese è riuscito a rintracciare uno di questi studenti che, fattosi i suoi calcoli, ha deciso che l’anno prossimo userà Torino come “dormitorio” per studiare alla Bocconi, diventando a tutti gli effetti un “city user”.

“Viaggerò in treno, a Milano costi troppo alti”

“Io ora sono in residenza Bocconi, quella gestita dall’università, – spiega Edoardo, studente di Economia e Management, raggiunto al telefono – però il prossimo anno viaggerò con il treno per studiare: i costi sono troppo alti. Anche scegliendo una residenza e non un appartamento a Milano tocca spendere una fortuna, senza nemmeno tutta questa qualità. L’anno si sono rotte le pompe dell’acqua calda in pieno inverno, creando non pochi disagi.”

La residenza a cui fa riferimento Edoardo chiede 715 euro al mese (anche se a seconda delle fasce ISU si può trasformare in 355, 455 e 530 euro). La maggior parte delle soluzioni abitative nei dormitori tuttavia non mettono a disposizione tariffe agevolate (5 su 8 totali sono a canone unico).

Da casa alla metro di Torino, poi il treno fino in Bocconi

“Considerata la situazione economica – continua Edoardo – il prossimo anno farò l’abbonamento all’alta velocità e viaggerò così. Io abito nei pressi di Parella, con la metropolitana raggiungere la stazione di Susa è piuttosto facile. Certo è un costo non indifferente l’abbonamento dei mezzi e quello del treno (più quello dei mezzi pubblici a Milano ndr), ma comparato a quanto spendo ora è una buona soluzione”.

City user del futuro: affittare a Torino per poi viaggiare

“Una popolazione composta da persone che si spostano in una città per usare i suoi servizi pubblici e privati”: questa la definizione che il sociologo Guido Martinotti dà dei city users. Con il rincaro degli ultimi due anni, ci sono anche studenti della periferia torinese o del Piemonte che hanno scelto di affittare un appartamento a Torino, magari nei pressi di una stazione importante, per poi viaggiare con treni regionali o ad alta velocità fino a Milano. Facendo un rapido calcolo sui prezzi medi all’anno: 7.500 euro per lo studente “milanese” contro i 4.900 del fuorisede che affitta casa a Torino e fa la spola. Il capoluogo piemontese diventerà quindi il quartiere dormitorio dei grandi atenei lombardi?

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    mionome

    18 Ottobre 2023 at 14:06

    Come tutte le cose nuove, tutte le novita, funzionera’ finche tutte le parti interessate non avranno compreso ragioni e meccanismi. Dopo di che, esplosioni degli affitti, fantomatici obblighi e divieti e assurde ordinanze comunali e\o provinciali e\o regionali e\o nazionali, vedi settembre scorso con la bozza (poi diventata decreto legge, poi diventato disegno di legge e chissa cos’altro ) sugli affitti brevi !!! Italia repubblica delle banane !!!
    Suggerisco una veloce lettura…

    https://www.ibs.it/saluteremo-signor-padrone-favola-sociale-libro-stefano-valerio/e/9788831987554

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *