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Conclusa la IV edizione di Job Film Days a Torino
Di seguito, tutti i premi assegnati dalle giurie ai registi.
Torino – È terminata oggi la quarta edizione di Job Film Days, festival tenutosi dal 3 all’8 ottobre 2023 presso il Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Nella giornata di domani, alle ore 18, il Complesso “Aldo Moro” dell’Università degli Studi di Torino ospiterà la proiezione dei film vincitori, con ingresso gratuito.
Premio Cinematografico Internazionale “Lavoro 2023” JFD – INAIL
La Giuria ha assegnato il premio come miglior film (4.000 €) a “Il posto” di Gianluca Matarrese e Mattia Colombo, per la sua capacità di restituire con bella empatia un aspetto poco conosciuto del mondo del lavoro: l’odissea che devono affrontare gli infermieri del Sud Italia per partecipare ai concorsi organizzati dagli enti ospedalieri del Nord. Il film sa quindi parlare delle divisioni che segnano ancora il nostro Paese, delle speranze e delle determinazioni, delle paure ma anche dei sogni di chi insegue con caparbietà il diritto a un lavoro che sembra esistere solo lontano da casa.
Il Gran Premio della Giuria (2.000 €) è stato invece assegnato a “The Visitors” di Veronika Lišková, per la potenza delle immagini e per la rappresentazione di una natura imponente e fragile al contempo, in continua trasformazione ed evoluzione.
“Life Is a Game” di Luca Quagliato e Laura Carrer si aggiudica il premio come miglior film sulle tematiche inerenti la salute e la sicurezza sul lavoro (1.000 €), per aver trattato l’argomento con sguardo attento e realistico, con riferimento specifico al lavoro dei rider, di assoluta e drammatica attualità.
La Giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a “The Dna of Dignity” di Jan Baumgartner, per la capacità di districarsi nei meandri della memoria, permettendoci di ravvisare nei resti della guerra dei Balcani la tragedia universale dello scontro tra tracotanza e pietà.
Premio “Job for the Future” JFD – Camera di Commercio di Torino
Il premio come miglior cortometraggio (5.000 €) è stato assegnato a “Please Make It Work” di Valerio Picchi e Daniel Soares, per la grazia ironica con cui ha saputo tratteggiare gli affanni quotidiani che il lavoro riserva.
Il premio al miglior soggetto in relazione alle tematiche del bando di concorso (3.000 €) è stato assegnato a “La robe” di Olga Torrico, per la delicatezza e profondità con cui viene affrontato il tema del lavoro in relazione alla morte, alla solitudine e alla possibilità di relazione.
Il premio al miglior regista che abbia sviluppato temi di interesse per il Piemonte (2.000 €) è assegnato a Kaja Rakuscek per “Prah./Dust.”, il cui corto ci ricorda la tragica storia della produzione d’amianto che ha causato in passato tantissime vittime, anche in Piemonte, che ha pianto in passato le vittime della fabbrica di Casale Monferrato.
La Giuria assegna inoltre una menzione speciale a “Schichtwechsel (The Shift)” di Maire Pauline Bagh.
Laboratorio di scrittura
La Giuria assegna il premio per il miglior soggetto (500 € più una penna stilografica di pregio) a “Forse, sognare” di Bruno Ugioli e Sirio Alessio Giuliani, perché con un linguaggio accogliente e comunicativo, il soggetto propone una originale celebrazione della nostalgia dello spettacolo cinematografico.
Il secondo premio (una penna stilografica di pregio offerta da Aurora Penne) va a “Now Live” di Marco Di Pasquale, per l’ambizione di voler raccontare un lavoro difficilissimo e a tratti pericoloso: lo steamer in vetrina, che ci restituisce pienamente la complessa realtà sociale delle nostre città, tratteggiando la vita notturna di un quartiere di Torino, San Salvario e dei giovani di ogni classe sociale ed etnia che lo frequentano.
Il terzo premio (una penna stilografica di pregio offerta da Aurora Penne) è assegnato a “Who’s Live” di Andrea Ventura, per aver ricordato che la migliore espressione dell’arte culinaria italiana appartiene a tradizioni famigliari, fortemente radicate a ogni latitudine del Paese.
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