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Torino, ristorazione scolastica: la Città al lavoro per risolvere le prime criticità

I primi giorni hanno mostrato alcune fatiche nell’espletamento del servizio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Torino – Con l’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 è partito il nuovo appalto della ristorazione collettiva per tutte le scuole torinesi, dai nidi alle secondarie di primo grado.

Le scuole della Città sono ora divise in 8 lotti, corrispondenti alle 8 Circoscrizioni cittadine e assegnati a 4 ditte totali (due lotti per ciascuna ditta).

Per ragioni meramente giuridiche, 6 lotti su 8 hanno visto i nuovi gestori entrare in servizio il primo giorno di scuola, l’11 settembre, mentre i due lotti del quarto gestore hanno visto il subentro solo lunedì 2 ottobre.

Ecco l’elenco completo delle nuove ditte:

  • Lotti 1 e 3: Ladisa
  • Lotti 2 e 6: Euroristorazione
  • Lotti 4 e 7: Vivenda
  • Lotti 5 e 8: Camst

Il precedente appalto, si ricorda, era stato redatto oltre 11 anni fa e non aveva introdotto modifiche significative al servizio dei decenni precedenti.

Un cambiamento così significativo comporta per le ditte in primis, ma anche per la Città, un importante sforzo organizzativo perché, ricordiamo, si parla di oltre 40.000 pasti al giorno, con un significativo aumento delle richieste negli ultimi tempi.

I primi giorni hanno mostrato alcune fatiche nell’espletamento del servizio, soprattutto in termini di approvvigionamento delle derrate, di ritardi nelle consegne dei pasti rispetto al cibo veicolato (elementari e medie) e di corretta definizione delle diete speciali.

Le scuole e le famiglie, con cui la collaborazione è essenziale, sono stati fondamentali per individuare immediatamente le criticità, portando all’attenzione dell’Amministrazione le situazioni individuali e collettive sulle quali saranno necessari miglioramenti.

La qualità della ristorazione scolastica è al centro dell’attenzione dell’Assessorato ai Servizi educativi e della Città, motivo per cui il nuovo appalto è basato totalmente sulla qualità e sulla coprogettazione con le famiglie.

“Per questo motivo – spiega l’assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno – pur comprendendo i naturali problemi delle ditte connessi al periodo di transizione e rispettando il loro grande sforzo nel lavoro, abbiamo ritenuto necessario agire immediatamente.

Sul fronte formale, grazie alle segnalazioni sulla piattaforma Prisma, sono state emesse le relative contestazioni. Sul fronte del confronto è iniziato un percorso serrato con tutte le ditte per individuare ogni problematica nella catena del servizio e risolverla puntualmente”.

La Città sta inoltre promuovendo il dialogo costruttivo tra le ditte, nelle persone dei referenti territoriali, e le scuole, affinché si costruisca un rapporto che caratterizzi tutto il prossimo quinquennio di lavoro. Qualora le problematiche non venissero risolte in tempi brevissimi, non si escludono provvedimenti amministrativi e legali, che potrebbero portare anche alla risoluzione contrattuale.

In questa fase gli uffici della Ristorazione Scolastica della Città e l’Assessorato ai Servizi Educativi sono al lavoro per prendere in carico con la massima attenzione ogni segnalazione, da scuole o genitori, per risolverla e per dimostrare a scuole e famiglie la centralità del tema e dei loro riscontri.

È inoltre partito un calendario serrato di sopralluoghi nelle scuole, partendo da quelle con maggiori criticità, e nei centri di cottura.

“La Città ha scommesso molto sul nuovo appalto della ristorazione e ha investito su di esso un’importantissima mole di risorse – aggiunge Salerno -. Abbiamo scelto la strada della qualità perché la ristorazione collettiva è un momento educativo di primaria importanza e vogliamo che per bambine e bambini, ragazze e ragazzi e insegnanti, sia un’esperienza soddisfacente.

Sapevamo che le prime settimane di un cambio così epocale sarebbero state delicate, motivo per cui abbiamo in campo una task force totalmente dedicata alla ristorazione. Vogliamo che i problemi legati all’avvio vengano risolti in brevissimo tempo, così da poter iniziare con la parte più significativa e interessante di questo nuovo percorso: la progettazione con scuole e famiglie e l’innovazione alimentare. Ho personalmente già incontrato più volte le ditte e i contatti, con gli uffici e con me, sono costanti. Stiamo inoltre intervenendo anche con sopralluoghi e verifiche”.

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