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Cronaca

Scontri tra manifestanti e polizia a Torino: le prime reazioni politiche

Ora che la manifestazione si è conclusa, è il momento delle reazioni da parte della politica locale.

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Torino – Mattinata di tensione in centro a Torino, teatro degli scontri tra manifestanti e polizia durante il corteo per manifestare contro la presenza del Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, al festival delle Regioni.

Durante il corteo, tra insulti e uova, sono volate anche alcune manganellate e qualcuno dei manifestanti è rimasto ferito.

Ora che la manifestazione si è conclusa, è il momento delle reazioni da parte della politica locale.

“Il volto peggiore di Torino oggi si è radunato per contestare la presenza del Presidente Meloni in Città. Collettivi, anarchici, antagonisti, No Tav cercano di intimidire un governo legittimamente eletto e, soprattutto, che continua ad avere il pieno sostegno della volontà popolare. Ai loro schiamazzi rispondiamo con i risultati.

Da ultimo, la notizia certificata dall’ISTAT sul tasso di disoccupazione: il più basso dal 2009 con oltre mezzo milione di posti di lavoro creati in un anno. E riaffermiamo anche, con assoluta convinzione, che merito e talento debbano essere alla base del rilancio del sistema scolastico, con buona pace di chi tifa per la mediocrità. Il Governo, la maggioranza e – soprattutto – gli italiani non cadono nel tranello di questa sinistra reazionaria e sostengono convintamente Giorgia Meloni”.

Così Paola Ambrogio, Senatore torinese di Fratelli d’Italia.

Di altro avviso Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte.

“Giovani studenti in ostaggio dalle forze dell’ordine da più di un ora in Piazza Castello per evitare che si possano spostare verso il Festival delle Regioni e per blindare la visita “del Premier” che si definisce “cristiana” e “mamma”. È questa l’immagine più abietta della giornata di oggi.

Siamo di fronte alla limitazione illegittima e soprattutto immotivata della libertà di movimento di un gruppo di giovani che voleva semplicemente esprimere il proprio dissenso.

Pare inoltre che ci siano dei feriti e questo denoterebbe una pessima gestione dell’ordine pubblico, considerando che il corteo era pacifico e non richiedeva assolutamente una reazione di forza.

Ci chiediamo come questa politica possa occuparsi del futuro dei giovani senza aprire un dialogo schietto e concreto con loro”.

“Ancora cariche e manganelli sui manifestanti in piazza Castello, che contestavano legittimamente la presenza della Presidente Meloni e le politiche del Governo. L’incolumità di Meloni non era a rischio, è intollerabile che ogni dissenso sia gestito con la forza da un esecutivo che capisce solo la logica della punizione, della repressione e dell’inasprimento delle pene.

Invece di spaccare la testa agli studenti bisognerebbe ricordarsi che le regole democratiche dicono altro” – così il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, e la Capogruppo di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale.

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