Cultura
Le biblioteche del torinese ancora più in rete
La convenzione metterà in rete i cataloghi, i servizi di consultazione e prestito
Torino – Parola d’ordine: condivisione. Approvata in Sala Rossa la convenzione tra la Città di Torino e i Comuni di Beinasco, Chieri, Chivasso, Collegno, Moncalieri, oltre che con con la Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese, per la progettazione operativa del coordinamento e integrazione dei propri sistemi bibliotecari.
Tramite le già esistenti ACT, Aree di cooperazione territoriale del sistema bibliotecario metropolitano, la convenzione metterà in rete i cataloghi, i servizi di consultazione e prestito, le attività gestionali di quasi ottanta biblioteche oltre a quelle operanti nel capoluogo piemontese.
Il documento, presentato dall’assessora Rosanna Purchia, ricorda come l’International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA) riconosca alle Biblioteche un ruolo essenziale per l’attuazione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile, per il fatto di costituire luoghi di prossimità, inclusivi ed accessibili, e strumenti per promuovere il welfare culturale. Viene richiamata anche la Carta di Milano delle Biblioteche, redatta un anno fa dagli assessori e assessore alla Cultura delle principali città del Paese, la quale rilancia il ruolo delle biblioteche pubbliche e definisce le linee guida del potenziamento dei servizi bibliotecari territoriali.
Infine la delibera oggi approvata sottolinea come già nel 2021 l’Indagine nazionale “La Biblioteca per te” (promossa dall’AIB – Associazione italiana Biblioteche, RdR – Rete delle Reti, in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza), avesse evidenziato l’alto livello di fidelizzazione e di riconoscimento del ruolo del servizio bibliotecario pubblico, anche da parte dei cittadini di Torino e dell’area metropolitana, nel promuovere percorsi di cittadinanza attiva.
Il Consiglio comunale ha inoltre dato il via libera a una modifica statutaria relativa alla Fondazione Centro per la conservazione e il restauro “La Venaria Reale”, al fine di garantire la possibilità di designare componenti all’interno del Consiglio di Amministrazione, oltre che a eventuali nuovi soci Fondatori, anche agli attuali soci Fondatori Città Metropolitana di Torino e Fondazione CRT.
La modifica statutaria parifica così il trattamento per tutti i soci qualificati come Fondatori, tra i quali ad oggi, oltre alla Città di Torino, ci sono il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, il Comune di Venaria Reale, la Compagnia di San Paolo, Università e Politecnico.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese