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Cuneo

Il comune di Racconigi chiarisce su aumenti di mensa e trasporto scolastico

“L’inflazione degli ultimi mesi non ha purtroppo colpito solo la spesa di tutte le nostre famiglie”

Gabriele Farina

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Racconigi – A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, e in seguito ad alcune informazioni poco chiare e poco corrette pubblicate su alcuni mezzi di informazione, l’amministrazione comunale racconigese ritiene necessario fornire alcune precisazioni ai propri cittadini relativamente agli aumenti dei costi di mensa e trasporto scolastico.

“L’inflazione degli ultimi mesi non ha purtroppo colpito solo la spesa di tutte le nostre famiglie – esordisce il consigliere delegato Elisa Reviglio – ma inevitabilmente anche i costi dei servizi. La ditta incaricata del servizio mensa ha infatti aumentato, già lo scorso anno, del 7% (adeguamento ISTAT) il costo dei servizi prestati verso il comune di Racconigi, il quale quest’anno purtroppo ha dovuto obbligatoriamente aumentare a sua volta della stessa percentuale le tariffe a coloro che ne usufruiscono. Ma si è cercato di aumentare i costi solo dove assolutamente indispensabile, e di compensare questi aumenti con una contemporanea riduzione di altre tariffe laddove ciò si è reso possibile”.

Nel dettaglio: le tariffe dei buoni mensa per la scuola primaria hanno effettivamente subito un aumento del 7%, arrivando ad € 4,90. Sul totale dei giorni di mensa previsti in un anno, si tratta di un aumento complessivo di circa 30 € annui a bambino.

Contemporaneamente, tuttavia, caleranno le tariffe per il servizio di prescuola alla scuola dell’infanzia ma soprattutto quelle per il servizio di assistenza mensa alla scuola primaria che vedrà una riduzione di ben il 39%, equivalente a circa 65 € annui. Entrambi servizi che torneranno ad essere gestiti direttamente dal comune e non più dalla scuola.

“Chi usufruisce del servizio mensa alla primaria usufruisce per forza anche del servizio assistenza, – commenta Reviglio – per cui a conti fatti questo’anno il costo complessivo del servizio calerà invece che salire, e questo grazie alla nuova organizzazione dell’assistenza di cui ci siamo fatti carico direttamente come amministrazione”.

Per quanto riguarda invece il servizio mensa dedicato alla scuola dell’infanzia, la tariffa del buono aumentata del 7% sarà pari a 4,80 €. Chi pagherà questo buono avrà diritto anche alla merenda mattutina, mentre solo chi vorrà usufruire del servizio post scuola potrà scegliere se ricevere anche la merenda pomeridiana ad un ulteriore costo di 0,40 €, arrivando così alla cifra totale di 5,20 € (comprensiva dunque di due merende, mattutina e pomeridiana, e del pranzo).

Negli anni precedenti la merenda mattutina veniva fornita a tutti i bambini presenti a scuola, indifferentemente se si fermassero o meno al pranzo, ma il costo di questa veniva in realtà sostenuto solo da chi pagava il buono mensa, in qualche modo “annegandolo” nel totale del servizio offerto dall’azienda appaltatrice. “Con l’aumento dei costi all’origine questo non sarebbe più stato possibile – commenta Reviglio – e non sarebbe stato nè etico nè corretto aumentare ulteriormente il costo del servizio solo a coloro che si fermano a mensa. Per cui si è scelto di scorporare il costo della merenda mattutina per chi a mensa non si ferma: chi vorrà potrà acquistarla al costo di € 0,40, chi preferirà potrà portarla da casa. Resta ovviamente inteso, e su questo non vi sono dubbi (e rimaniamo anzi semplicemente sconcertati quando leggiamo qualcuno paventarli al fine di mera propaganda politica) che nessun bambino sarà comunque mai lasciato a pancia vuota in caso di dimenticanza della merenda nello zainetto”.

Per quanto riguarda invece il trasporto scolastico, le tariffe sono effettivamente aumentate nell’anno in corso, ma oltre ai palesi aumenti dei costi di carburante e manutenzioni, è necessario considerare che le tariffe erano invariate da una decina di anni almeno: semplicemente, non era più sostenibile lasciarla invariate.

“Siamo convinti – conclude Elisa Reviglio – che sia proprio questo un corretto concetto di educazione che possiamo fornire ai nostri figli: costi chiari e trasparenti per tutti, addebitati a chi sceglie effettivamente di utilizzare i servizi e non sostenuti magari da pochi a vantaggio di altri. Cibo sano, organizzato ed a prezzi calmierati, a disposizione di chiunque scelga di aderirvi, per favorire una buona educazione alimentare. Costante e imprescindibile attenzione ad ogni singolo bambino: nessuno sarà mai escluso o discriminato”.

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