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Monitorare i flussi turistici nei parchi nazionali con il metodo dei Big Data

La ricerca sperimentale, condotta per il Parco Nazionale Gran Paradiso e per il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, presentata in occasione dell’ultimo appuntamento di celebrazione del centenario di istituzione delle due aree protette, si pone l’obiettivo di supportare al meglio le scelte di gestione delle politiche pubbliche sul territorio, nel pieno rispetto della privacy

Alessia Serlenga

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Torino – Studiare i movimenti delle persone all’interno di aree protette di grande rilievo è di fondamentale importanza per garantire una ottimale fruizione turistica e il rispetto delle caratteristiche naturalistiche delle aree stesse. Motion Analytica (start-up innovativa che si occupa di data science in ambito mobilità) e Vodafone Business, in collaborazione con il Parco Nazionale Gran Paradiso e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che nel 2022 hanno celebrato il centenario dall’istituzione, hanno sviluppato un progetto per quantificare e caratterizzare le presenze e la mobilità delle persone all’interno di un insieme di aree di rilievo all’interno delle aree protette.

Lo studio dei flussi turistici con il metodo dei big data, che riguarda un monitoraggio dal 2019 al 2022 ed è stato realizzato grazie al contributo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nell’ambito delle attività collegate al centenario dei due Parchi, è stato presentato negli scorsi giorni alla Reggia di Venaria, durante l’evento “La natura attraverso i Parchi. Dalla storia centenaria a nuova visione del futuro” che ha proposto una riflessione sui grandi temi ambientali e le sfide del cambiamento, partendo dall’emergenza climatica.

“Le analisi mostrano come questo approccio sia fortemente innovativo – spiega Denis Cappellari, Founder & CEO Motion Analytica – in quanto permette di avere un monitoraggio costante nel tempo, trasversale e omnicomprensivo e di conseguenza può essere usato per diverse finalità. Permette di fatto una quantificazione e discriminazione dettagliata tra le diverse tipologie di visitatori che non era possibile ottenere attraverso altre metodologie quali le interviste a campione, i dati alberghieri o i questionari compilati presso i centri di visita dei parchi. La metodologia consolidata e la consultazione di dati e risultati attraverso una piattaforma cloud completamente scalabile, potrebbe aprire le porte anche al monitoraggio di altri parchi, con le medesime modalità, facendo tesoro delle esperienze ad oggi realizzate”.

La tecnologia impiegata nelle analisi è quella di Vodafone Analytics, soluzione di Big Data di Vodafone Business Italia che consente di analizzare i dati sull’attività della rete di telefonia mobile di Vodafone e di ricavare, nel pieno rispetto della normativa in materia di privacy, analisi e informazioni sui comportamenti collettivi come presenze, mobilità e flussi della popolazione riferite all’intero universo delle utenze di telefonia mobile. In pratica i dati della rete mobile – aggregati e anonimizzati irreversibilmente nel pieno rispetto della normativa in materia di privacy – garantiscono informazioni temporali e spaziali molto precise che Motion Analytica ha poi elaborato secondo una serie di parametri di interesse indicati dai due Parchi.

I principali risultati ottenuti nello studio di presenze e flussi turistici nel Parco Nazionale Gran Paradiso indicano che il trend delle presenze ha una forte caratterizzazione stagionale, con incrementi evidenti nei fine settimana degli anni più recenti. A causa delle restrizioni negli spostamenti durante la pandemia, le presenze degli utenti stranieri avevano subìto un drastico ridimensionamento rispetto al periodo pre-pandemico. La ricerca sugli anni più recenti, ha mostrato come ci sia stato un incremento del 15% dei turisti nel 2022 rispetto al 2021 manifestando picchi di presenze concentrati nel periodo estivo e nel fine settimana. Inoltre, nel 2022 il numero di turisti stranieri è aumentato del 5% rispetto all’anno precedente.
Il Parco Nazionale Gran Paradiso capofila, dopo aver studiato le potenzialità del progetto e delle statistiche, ha deciso di coinvolgere anche l’altro Parco centenario – il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – facendo sinergia per la realizzazione di una soluzione, che permetta loro di studiare i rispettivi parchi, con una metodologia comune, nonostante i comportanti turistici siano differenti. Con l’obiettivo di confrontarsi partendo da una base comune.

I principali risultati ottenuti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise mostrano come analogamente al Parco Gran Paradiso, si sia registrato un aumento complessivo delle visite del 2022 consistente e superiore al 14% rispetto al 2021. In particolare, nel 2022 le due nazionalità più rappresentate dai turisti stranieri sono state quella francese e quella belga.  Per quanto riguarda i flussi degli spostamenti, la maggior parte di essi viene effettuato durante i giorni feriali con circa un terzo degli spostamenti complessivi generati dagli utenti stranieri.

“Crediamo molto nella ricerca con i big data tant’è che come area protetta italiana siamo stati antesignani in questo campo – sottolinea Italo Cerise, commissario straordinario del Parco Nazionale Gran Paradiso -. Risale infatti al 2016 la nostra prima ricerca sui flussi all’interno del Parco, ora replicata in occasione del centenario per avere un confronto e capire come si sono modificate le dinamiche di fruizione. I risultati di questa ricerca, sia per quanto concerne gli aspetti della conservazione, sia per gli aspetti di marketing: affinché il Parco sia fruito in maniera corretta, e la nostra offerta turistica sia più incisiva”.

“L’utilizzo delle tecniche di analisi impiegate è molto utile, soprattutto trattando un tema delicato quale il turismo nelle aree protette – osserva Giovanni Cannata, presidente del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – Queste ci permettono, assieme a livelli di copertura adeguati, di adottare politiche appropriate rispetto alla capacità del territorio”.

 

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