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Cronaca

Gianni Vattimo ricoverato in condizioni critiche, le accuse di Caminada

Le accuse dirette alla procuratrice Giulia Rizzo di Torino

Gabriele Farina

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TorinoGianni Vattimo sarebbe ricoverato in condizioni critiche in ospedale. A raccontarlo con una foto sui social di Vattimo è Simone Caminada, assistente e compagno del filosofo, al centro di una lunga inchiesta giudiziaria.

Quella di Caminada pare una via di mezzo tra la richiesta di aiuto e l’accusa alla procura di Torino. La riportiamo integralmente.

Qualche giorno fa si è vociferato su una vicina morte del professore e certo la sua salute era precipitata da più o meno quando ha saputo che dopo aver vinto una lunga battaglia portata avanti (praticamente solo) dalla procuratrice Giulia Rizzo di Torino, lo “accusava” di essere incapace di intendere e volere, la stessa da lui pretendeva che si presentasse al 20 (o 21) di luglio 2023, ad un caldo che ammazzava per strada, ricordate?, in tribunale per esser nuovamente ascoltato a riguardo.
Si è completamente lasciato andare, avrà detto basta alla persecuzione di questa… non lo so ma umanamente capirete voi stessi che è molto possibile. Certo è che da inizi agosto mangiava e beveva poco ma solo perché osservato da noi che l’abbiamo a cuore (appena giravi l’angolo…) dormiva molto la bocca si era spenta e ogni tanto mi chiamava a lui ma solo per darmi un lungo abbraccio. Poi mi staccava, pacchetta buffetto sulla guancia e occhi che ti chiedono “ora va e lasciami dormire ancora un po’”.
Brava signora Rizzo, chi la dura prima o poi…
Ora che è in ospedale e decisamente non è smagliante si che ha bisogno di una persona vicina e infatti lei Rizzo pare non abbia aspettato altro per infilargli nel letto di possibile morte un bello sconosciuto come amministratore di sostegno d’urgenza vincendo de facto a tavolino su un corpo che non si muove e una voce che non può più parlare. Clap clap clap!
Popolo che lo ha amato ignorato studiato odiato per la tesi apprezzato per il pensiero o anche no ma rispettato come individuo voi tutti vi prego si di condividere perché non rimanga lettera morta, ma soprattutto di dare ado nostro Gianni un secondo del vostro tempo per un pensiero o una preghiera. Grazie

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