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Ambiente

Ambiente: a Bra il manifesto in difesa del Prato stabile è stato consegnato a Cirio e Lollobrigida

Si tratta di quello stile di coltivazione focalizzato su benessere animale, tutela della biodiversità e non alterazione del terreno

Sandro Marotta

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Bra – Durante l’evento enogastronomico “Cheese” i rappresentanti di 30 enti di ricerca e associazioni hanno consegnato il manifesto in difesa dei “prati stabili” al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“Il prato stabile è l’emblema del perfetto equilibrio tra natura ed esseri umani, tra rispetto dell’ambiente e produzione. – spiegano da Slow Food – Salvare i prati stabili, i pascoli e i loro custodi non è un atteggiamento nostalgico o bucolico, non significa proporre un ritorno al passato, ma, al contrario, essere ben calati nel presente, consapevoli delle sfide attuali e con uno sguardo propositivo e concreto verso il futuro. Per questo ci impegniamo a sviluppare iniziative, progetti, ricerche, campagne, per salvare i prati stabili e i pascoli montani dall’abbandono, per ripristinarli dove sono andati perduti, per favorire l’adozione di politiche e normative che sostengano chi li custodisce, per promuovere i prodotti che se ne ricavano.”

Che cos’è il prato stabile?

É un’idea di coltivazione diversa rispetto a quella intensiva, focalizzata sulla sostenibilità e l’equilibrio tra guadagni economici e tutela della biodiversità: gli animali vengono fatti pascolare in erba naturale e fresca, gli ecosistemi circostanti non vengono alterati dalle coltivazioni e dagli allevamenti, i capi di bestiame vivono all’aperto (tranne in condizioni di maltempo) e, soprattutto, il campo non è arato né coltivato, anche se curato costantemente dell’uomo.

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