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Cronaca

I giudici d’Appello di Torino confermano l’ergastolo per Luigi Oste: uccise Melis per gelosia

I fatti risalgono ad Halloween 2021. L’imputato in precedenza aveva rigettato tutte le accuse

Sandro Marotta

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Torino – Ha ucciso perché geloso: così la sentenza della corte d’Appello di Torino nei confronti del procedimento penale a carico di Luigi Oste, barista, accusato dell’omicidio di Massimo Melis, autista della Croce Verde. Le carte analizzate dai giudici hanno confermato la seguente dinamica: nel 2021, ad Halloween, Oste ha aspettato Melis in auto e gli ha sparato un colpo di pistola alla testa, poiché nutriva un sentimento di gelosia nei confronti della relazione dell’autista della Croce Verde con una donna, la stessa di cui l’omicida si era invaghito.

In precedenza, l’imputato aveva negato tutte le accuse, anche dopo che furono trovate tracce di polvere da sparo sui suoi vestiti. La difesa ora avrà a disposizione l’ultimo grado di giudizio, la Cassazione, che tuttavia non potrà riesaminare il caso nella sua sostanza, ma solo vigilare sulla corretta procedura giuridica applicata.

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